1. Giovanni Nuti, Ich bin ein Fremder

Alias Lo Straniero, alias El Extranjero, alias Le Méteque, mitica chanson del 1969 del greco che fece fortuna a Parigi e nel mondo romantico. Guidato dal suo gusto Nuti, già divulgatore di Alda Merini in chiave pop music, ha reinterpretato la grande canzone in quattro lingue e messo tutto su iTunes. Ci vorrebbero anche versioni somale ed eritree; l’originale parlava di ebrei erranti e pecorari greci in cerca d’amore, ma è un inno a tutte le pellacce picchiate dall’acqua dal vento dal fuoco per inseguire un altrove. Mettiamo su iTunes un minuto di silenzio.

2. Deluded By Lesbians, Cicale

Ci vuole energia per scherzare, di questi tempi, e questa non fa difetto al trio power-demenziale di italiani veri che rispolverano la mitica sigla di Fantastico 2, Heather Parisi (diretta dal maestro Tony De Vita) 1981, in chiave punk rock. Esecuzione piena di fiducia nell’essere umano e nella sua voglia di engagement (“e questo è brutto e questo è bello / chi lo sa / Merlo del castello / vola e va / io sto qua”). Anticipo del doppio album Heavy medal, in italiano e inglese, per “scegliere in che idioma non sappiamo scrivere le canzoni”. Se non è impegno questo.

3. Saluti Da Saturno, Un giorno nuovo

La chitarra dell’agitateur art-alternativo Arto Lindsay e l’ispirazione del regista finlandese Aki Kaurismäki e del suo film Miracolo a Le Havre, altra storia di destini clandestini e migranti per mare; qui però “arriva un sorriso diverso insieme al mattino”: wishful thinking o cosa beneaugurante? Chiedere a Mirco Mariani, la mente e il cuore di Saluti Da Saturno, ispirato da due santi numi come Secondo Casadei (quello di Romagna mia) e Ornette Coleman; un cantautorato light jazz in cui ritrovi Os Mutantes e Orietta Berti, volendo, viaggiando.

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