1. Dead Man’s Bones, Lose your soul
Colonna sonora del trailer di La bataille de Solferino, film di Justine Triet sui problemi coniugali di una giornalista e su quelli sociali dell’agitata Francia contemporanea, con inserti documentari girati in presa diretta; a giudicare dal titolo, potrebbe avere qualche risonanza anche da noi. Incalzante blues trainato da un pianoforte mezzo scordato e da un coro di boys; davvero mica male; peccato che la band sia inattiva dal 2009, forse causa eccesso di notorietà del pianista e cantante Ryan Gosling, diventato nel frattempo una movie star di quelle vere.
2. Calibro 35, Giulia mon amour
Intanto sui Navigli milanesi si riattiva l’immaginario collettivo di questa band, fisso sulle atmosfere di un film del 1975 tratto da un romanzo di Giorgio Scerbanenco, con un commissario basettone al volante di un’Alfa piena di mozziconi di sigarette, copie ingiallite di Paese Sera e bottiglie di Biancosarti svuotate. Il titolo del nuovo album in uscita è Traditori di tutti. Ci sono il mellotron e altre varianti nel loro mix di tabacco da pipa, ma sono finezze da intenditori; siamo sempre da qualche parte tra la Série Noire di Gallimard e i Gialli Mondadori.
3. Julien Doré, Viborg
Barcellona è un felino che gli graffia la pelle, dice, e butta nel mucchio da qualche parte pure Roma e la Danimarca, in una scia di pop atmosferico che fa pensare a un cucciolo di esistenzialista, stalkato da studentesse in cerca di romanticismo social. Normalmente sarebbe difficile dare retta a una star del telefilm. Ma se la voglia di cinema e Francia s’impenna, vale la pena di scoprire anche questa nuova popstar, attore e campioncino di concorsi canori, che fa simpatia come una passeggiata lungo il canal Saint-Martin in un giorno di sole autunnale.
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