Non pensava di essere preso sul serio: non gli era mai successo prima e quindi non sarebbe successo neanche ora. Eppure, da bravo scolaretto, Simone Furlan ha capito che, in previsione delle “pagelle” in arrivo firmate dalla commissaria esterna Ilda Boccassini, era giunto il momento di fare qualcosa.

Non era certo la prima volta che era giunto a questa conclusione. Ma con l’arrivo dell’estate - e con essa la triste sensazione di aver sprecato un altro anno nella sua vita senza aver realizzato quasi niente - aveva capito: ora o mai più! E così ha partorito l’idea di formare un esercito: l’Esercito della libertà!

Superato l’iniziale stupore, Furlan ha raccolto in silenzio tremila adesioni in poco più di 24 ore che, con l’attenzione dei mezzi d’informazione, si sono moltiplicati grazie ai social network e hanno convinto l’alluno Furlan della bontà dell’iniziativa, tanto da pronunciare

frasi come: “Amo Berlusconi, prenderei una pallottola al posto suo”, diventando un esempio per tutta la classe e sopratutto per la bionda del primo banco, Biancofiore. La quale, dopo essere stata sospesa per delle dichiarazioni che non coincidevano con il regolamento scolastico, ha accolto a braccia aperte il nuovo arruolamento e si è subito candidata a “capa delle amazzoni”, pronta a difendere colui che, a differenza di Marrazzo, non ha mai usato “l’auto blu per fare festini insieme ai transessuali”.

Le voci di questo fantastico esercito hanno generato un senso di invidia tra gli alunni grillini, che l’hanno definito “la banda di Al Tappone” e “una cagata pazzesca”. La risposta non si è fatta attendere: “Per fortuna tutto il mondo ha capito che Grillo è solo chiacchiere e distintivo”, creando tensioni nel corridoio che conduce alla mensa. Il tutto sotto gli occhi vigili del dirigente scolastico Giorgio Napolitano, che ai preoccupati genitori parlava senza viva e vibrante soddisfazione dei ritardi di un’Italia fondata sul lavoro.

Il rappresentante di classe Stefano Rodotà rassicurava i vari insegnanti sconcertati per l’escalation: “Non voglio dire che lo prevedevo, ma non sono affatto sorpreso”. “Siete solo maestrini dalla penna rossa”, inveisce Grillo.

Ora cominciano gli esami: in bocca al lupo a tutti.

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