Nemiche per la pelle sembra un’occasione persa
Nemiche per la pelle
Di Luca Lucini. Con Margherita Buy, Claudia Gerini, Giampaolo Morelli. Italia, 2016, 92’
Nemiche per la pelle di Luca Lucini dovrebbe essere una commedia romantica sulla riscoperta della maternità e sulla fragilità e la forza delle donne. Il film si affida a una formula abbastanza collaudata: due single, un’agente immobiliare (Gerini) e una psicologa per cani e gatti (Buy), si confrontano con l’arrivo a sorpresa di un bimbo, naturalmente cinese (per non tralasciare un accenno al multiculturalismo).
La sceneggiatura, che fa di tutto per evitare luoghi comuni e semplificazioni, mette in risalto le doti comiche delle protagoniste. Diverse battute riescono a strappare un sorriso, senza mai riuscire però ad andare oltre o quantomeno ad andare da qualche parte. In questa fase di risveglio del cinema italiano, Nemiche per la pelle non suscita particolari emozioni ma si adagia comodamente nel limbo della mediocrità.
I temi che il film avrebbe potuto trattare senza perdere in leggerezza sono numerosi e importanti. Diritti dei minori, nuove forme di famiglia, maternità delle single sono i primi che vengono in mente. La scelta di affidarsi quasi esclusivamente al registro comico lascia poco spazio all’emozione e all’approfondimento. Ed è un peccato perché in Nemiche per la pelle rimane il senso di un’occasione persa.
Questo articolo è stato pubblicato il 13 maggio 2016 a pagina 86 di Internazionale, nella rubrica Italieni. Compra questo numero | Abbonati