L’anno scorso ho attraversato a piedi l’Inghilterra, seguendo la cosiddetta Wainwright Way. Io e i miei amici, però, le abbiamo dato un altro nome: l’abbiamo ribattezzata “la vendetta di Wainwright”.
Alfred Wainwright era un grande camminatore e negli anni sessanta e settanta scrisse una serie di guide molto particolari. Il suo viaggio a piedi da costa a costa è diventato una delle passeggiate più popolari dell’Inghilterra. Ci vogliono due settimane per percorrere i 300 chilometri che separano St Bees, sul mare d’Irlanda, da Robin Hoods Bay, sul mare del Nord.
La cosa fondamentale è mantenere il ritmo consigliato da Wainwright. Lungo la strada s’incontrano parecchi villaggi, alcune strade trafficate e lunghi tratti di brughiera piuttosto monotoni. Ci sono anche paesaggi favolosi e durante metà del viaggio si attraversano tre parchi nazionali: il parco di Lake District, lo Yorkshire Dales e il North York Moors.
Ma bisogna percorrere tanti di quei chilometri al giorno che non c’è tempo per godersi villaggi, panorami e pub di campagna. Tra l’altro lungo la strada ci sono pochi posti dove fare uno spuntino, bere una tazza di tè o una pinta di birra. E quando se ne incontra uno, spesso è chiuso.
Più che idraulici dalla Polonia, l’Inghilterra ha bisogno di importare proprietari di sale da tè dal Nepal (le sale da tè sono onnipresenti lungo i sentieri del trekking nepalesi) o magari un po’ di quei distributori automatici che si trovano lungo i sentieri giapponesi.
In compenso c’è un magnifico servizio di consegna bagagli, che ogni mattina passa a prendere il vostro zaino alla pensione o al bed & breakfast e ve lo fa trovare in quello dove dormirete la sera dopo.
Internazionale, numero 695, 1 giugno 2007
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it