“World music” è una di quelle curiose espressioni che tutti conosciamo ma non sappiamo definire. Una definizione potrebbe essere questa: musica di ogni parte del mondo che non rientra nelle categorie occidentali del rock’n roll o del pop. Ma ci sono musicisti rock che innegabilmente fanno world music. Sono riconoscibili ovunque e come viaggiatore non mi stupisce sentirli in luoghi insoliti.
Bob Marley sarebbe stato il numero uno di questa categoria: era nato in un paese in via di sviluppo, non in una ricca nazione dell’occidente, eppure era una star in entrambi i mondi. Non sono mai stato in Giamaica, e nonostante abbia molti cd di Bob Marley e diversi suoi brani sul mio iPod, non sono mai andato a un suo concerto.
Eppure ho la sensazione di averlo incontrato molte volte. Nel 1994, mentre vagavo nel suk di Fès, in Marocco, mi è sembrato che la voce di Bob Marley uscisse da tutte le sale da tè davanti alle quali passavo. Entrando in un caffè di Leboh Chulia, nella splendida città esotica di Georgetown, in Malesia, ho scoperto che il proprietario, un sino-malese, aveva trasformato il bar in una specie di santuario di Bob Marley. E quando all’inizio del 2005 sono andato ad Addis Abeba, la capitale etiope si stava ancora riprendendo da una grande festa per il sessantesimo anniversario della nascita del re del reggae.
Marley non è certo l’unica star del rock che supera i confini nazionali. Prendete per esempio gli Ac/Dc, il gruppo heavy metal australiano che è molto popolare nelle zone di guerra. La sua fama va da Belfast alla Palestina. I musicisti rock non sono le uniche “star mondiali”, anche la comicità ha una stella che ritroviamo ovunque: Mr Bean.
Internazionale, numero 702, 20 luglio 2007
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