Il mostro che si scatena contro una città accende sempre la fantasia degli spettatori (pensate a King Kong a New York), ma nessun mostro ha mai distrutto tante città riscuotendo tanto successo come il grande Godzilla giapponese.

Farsi calpestare da Godzilla è una trovata pubblicitaria che attira valanghe di turisti: non sorprende che le città giapponesi facciano a gara per essere distrutte. Nella versione originale del 1954 il lucertolone distruggeva Tokyo e stabiliva il modello che tutti i film di Godzilla avrebbero imitato con successo: infila a qualcuno un costume di gomma e mandalo a camminare su dei palazzi in miniatura.

Alla fine Godzilla si è stancato di distruggere le città giapponesi e nel film Gli eredi di King Kong (1968) è sbarcato a New York e a Parigi (causando seri danni all’Arco di trionfo). Nella versione hollywoodiana del 1998, più tecnologica, Godzilla distrugge di nuovo New York. Nel 2004 è uscito Godzilla: Final wars, dove la città devastata è Sydney.

Dalla sua nascita a oggi, il lucertolone è stato il protagonista in oltre una ventina di pellicole. Il Godzilla originario era un avvertimento contro il pericolo nucleare: il bestione in letargo veniva risvegliato dai test nucleari condotti dagli Stati Uniti nell’oceano Pacifico. Nel rifacimento statunitense del film, girato venticinque anni dopo, la minaccia nucleare arrivava dalla Francia.

In occasione di una mostra su Godzilla organizzata da un museo di Kawasaki, un rappresentante della città ha confermato la passione dei giapponesi per il loro mostro annunciando che “Godzilla aveva accettato di attaccare la città di Kawasaki distruggendo tutto quello che avrebbe trovato sulla sua strada”. Un favore davvero speciale.

Internazionale, numero 716, 26 ottobre 2007

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