Taiwan confonde le idee. Il suo nome ufficiale è Repubblica di Cina, ma non va confusa con la Repubblica Popolare Cinese, il paese più grande, che si trova sul continente e la considera un suo possedimento. La compagnia aerea di Taiwan è la China Airlines, ma non ha voli per la Cina. D’altra parte neanche l’Air China ha voli per Taiwan.

La Cina vorrebbe che Taiwan, in quanto paese separato e indipendente (anche se non siede alle Nazioni Unite), smettesse di esistere, tornasse alla madrepatria e godesse di tutti i vantaggi concessi dalla Repubblica Popolare. Proprio come il Tibet.

Nonostante tutto i rapporti tra Taiwan e la Cina sono molto stretti. Non si può volare direttamente da un paese all’altro, ma i taiwanesi investono molto sulla terraferma e i due popoli hanno tantissime cose in comune, anche se usano due tipi di scrittura diversi. I taiwanesi hanno mantenuto i caratteri tradizionali, mentre la Cina continentale è passata alla forma semplificata. Così la popolazione non può leggere i libri scritti prima della rivoluzione, dicono i maligni.

Lungo il versante orientale dell’isola corre una catena montuosa con 258 vette che superano i 3.000 metri. La montagna più alta, Yu Shan (Montagna di Giada) è alta 3.952 metri, solo un centinaio in meno del monte Bianco. Le possibilità di fare lunghe camminate sono infinite e i taiwanesi sono grandi frequentatori di parchi nazionali e sentieri di trekking.

La capitale Taipei, popolosa, moderna e con un’ottima rete di metropolitane, è il punto di arrivo della maggior parte dei turisti. La grande attrazione della città è il National palace museum: ospita la collezione trafugata dalla Cina continentale dal generale Chiang Kai-shek, che si ritirò a Taiwan per sfuggire all’avanzata di Mao Tse Tung.

Internazionale, numero 759, 29 agosto 2008

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