La Airbus era in ritardo di un anno e mezzo con le consegne quando nell’ottobre del 2007 il primo A380 è entrato in servizio per la Singapore Airlines. Ma oggi, man mano che i giganteschi A380 entrano in servizio, la Airbus è felice di vedere l’imbarazzo della Boeing. Quando comincerà a volare, il primo 787 della Boeing avrà accumulato almeno un anno di ritardo nelle consegne.
Entro la fine del 2008 ci dovrebbero essere tredici A380 in circolazione. La maggior parte voleranno per la Singapore Airlines, seguita dalla Qantas, dalla Emirates e dall’Air France. Quando la produzione sarà a regime, i tempi di consegna dovrebbero ridursi. Per ora sono stati ordinati solo 180 aerei di questo modello: troppo pochi per portare i conti in attivo. All’inizio il punto di pareggio era stato fissato a 270 apparecchi, poi è salito a 420 e potrebbe aumentare ancora.
Prima di fare altri ordini, le compagnie aeree vogliono capire come si trovano con gli aerei già acquistati. Nonostante i ritardi e le preoccupazioni, per il 787 ci sono più richieste. Le ordinazioni sono già 800. Sorprende, però, che nessuna linea aerea degli Stati Uniti abbia ordinato un A380. Inoltre, della lunga lista dei 787 prenotati solo 53 andranno agli operatori statunitensi. È un segnale delle difficoltà economiche in cui si trovano le compagnie aeree statunitensi e dell’invecchiamento delle loro flotte.
Molto probabilmente con il timore della recessione, la diminuzione dei viaggi e l’aumento del prezzo del petrolio alcune prenotazioni non verranno confermate e alcuni ordini saranno cancellati. Sia la Airbus sia la Boeing organizzeranno la loro catena di produzione non sulla base delle ordinazioni ricevute ma su quella degli aerei che prevedono di consegnare davvero.
Internazionale, numero 760, 5 settembre 2008
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