I rapporti dell’Unesco sul progetto Education for all (Efa) permettono di rilevare le aree in cui i progressi della scolarizzazione sono più lenti.

James Tooley, professore a Newcastle, ha studiato in presa diretta molte situazioni di difficoltà (Argentina, Brasile, Colombia, India, Indonesia, Perù, Sudafrica, Zimbabwe) e già dagli anni novanta si è convinto che, dove l’apparato pubblico dell’istruzione stenta a funzionare, le imprese private possono intervenire con risultati positivi.

E qui paiono funzionare le scuole low cost, che con poca spesa offrono istruzione alle fasce più deboli. Tooley è stato eletto ad alfiere della destra pedagogica libertaria che sogna lo sbaraccamento dell’istruzione pubblica ma, per la verità, è più cauto: sono troppo diverse e mal comparabili le situazioni in cui le scuole low cost paiono dare risultati positivi.

Un caso interessante è quello delle scuole agrarie autofinanziate destinate alle fasce più povere della popolazione rurale del Paraguay immigrata nella capitale, Asunción. Il paese sta conoscendo una fase di democratizzazione e di crescita economica. Il bisogno di istruzione ha attecchito negli strati popolari. Con l’aiuto della Fundación paraguaya (specializzata in microcrediti) è nata una scuola rurale in cui ragazze e ragazzi studiano e, a metà tempo, lavorano nella produzione e vendita di prodotti agricoli. E finanziano la loro scuola e il loro futuro.

Internazionale, numero 898, 20 maggio 2011

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