Credo che tu sia stato metaforicamente inghiottito da una balena. In questo momento sei nella sua pancia. E prevedo che ti succederà quello che accadde al personaggio biblico di Giona, che visse una versione più letterale della stessa esperienza. Alla fine la balena lo sputò fuori, permettendogli di tornare sano e salvo alla sua vita quotidiana. La tua storia si concluderà nello stesso modo. Cosa puoi fare nel frattempo? Ecco alcuni consigli di Dan Albergotti nella sua poesia Things to do in the belly of the whale. “Conta le costole”, dice. “Cerca di vedere il cielo azzurro attraverso lo sfiatatoio. Accendi piccoli fuochi con gli scafi distrutti delle barche da pesca che ha ingoiato. Impara a mandare segnali di fumo. Sogna la spiaggia. Cerca le tracce di quelli che sono stati lì prima di te. Ascolta i battiti del tuo cuore. Ringrazia di essere lì, ingoiato con tutte le tue speranze, dove puoi riposarti e aspettare”.