Circa 32mila anni fa alcuni scoiattoli della Siberia settentrionale seppellirono i frutti di una pianta in profondità nelle loro tane, sotto il livello del permafrost. Poi ci fu un’inondazione. L’acqua gelò e sigillò per sempre quei frutti in uno strato di ghiaccio. Sono rimasti lì fino al 2007, quando qualcuno li ha trovati. Un’équipe di scienziati li ha presi ed è riuscita a riprodurre la pianta. Metaforicamente parlando, la loro impresa somiglia a un progetto che riuscirai a realizzare nei prossimi 12 mesi, Vergine. Non so esattamente che forma assumerà. Sarà una rianimazione? Una resurrezione? Il risveglio di un sogno sopito? Il disgelo di un bene congelato o il ritrovamento di una risorsa perduta?