Il re azteco Montezuma II si dissetava ogni giorno con una bevanda particolare: una miscela di chicchi di cacao polverizzati, peperoncino, acqua, vaniglia e annatto. Quella bevanda spumeggiante gli veniva spesso servita in coppe d’oro, che usava una sola volta e poi lanciava dal balcone nel lago sottostante. Era convinto che quell’elisir fosse afrodisiaco e ne ingurgitava diverse brocche prima di dirigersi verso il suo harem. Te ne sto parlando, Acquario, perché le prossime settimane saranno uno di quegli eccezionali periodi in cui avrai la licenza poetica di comportarti quasi come Montezuma. Qual è il tuo equivalente del suo intruglio, delle sue coppe e del suo harem?