Centinaia di anni fa molti abitanti della vecchia Europa provavano ansia per il solstizio d’estate, il momento in cui il Sole raggiunge il punto più alto per poi scendere, portando giorni più brevi e meno luminosi. Le persone più apprensive trovarono però un antidoto: la festa di mezza estate. Accendevano grandi falò che bruciavano per tutta la notte e rimanevano sveglie fino al mattino, bevendo, ballando e facendo sesso. La scrittrice Jeanette Winterson apprezza molto la festa. “Chiamatela estrema perversione o insensato ottimismo”, scrive, “ma i nostri antenati facevano bene a celebrare ciò che temevano”. Winterson immagina di creare una cerimonia simile per le sue paure, “un rito che serva a bruciare ciò che in me è vigliacco, perduto, e lasci entrare la luce prima che sia troppo tardi”. Dovresti fare qualcosa del genere anche tu, Leone.
16/22 giugno 2022
Compiti a casa: cosa vale ancora la pena di aspettare? E cosa non vale più la pena di aspettare?