Il pianista e compositore jazz della Bilancia Thelonious Monk è stato un musicista influente anche perché non rispettava le convenzioni. Secondo il musicologo Tarik Moody, la musica di Monk presenta “dissonanze e svolte melodiche improvvise, coerenti con il suo modo non ortodosso di suonare il pianoforte, che combinava un approccio altamente percussivo con un brusco e drammatico cambiamento di tasti, silenzi ed esitazioni”. Molte delle improvvisazioni più innovative di Monk sono nate da apparenti errori. “Il suo genio”, ha detto un altro critico, “risiedeva nella capacità di trasformare gli incidenti in opportunità”. Mi piacerebbe vederti usare questo metodo, Bilancia. Hai il potere di garantire che apparenti errori producano risultati positivi e utili.