Cari lettori,
la settimana scorsa ci sono stati un sacco di problemi. Le bombe alla maratona di Boston, l’esplosione che ha raso al suolo una cittadina del Texas, la crescente violenza contro i gay in Francia, i nordcoreani che fanno i nordcoreani. E quando mi sono seduto alla scrivania per scrivere la rubrica di questa settimana – mentre era ancora in corso la caccia al secondo attentatore di Boston – ho pensato che il mondo non aveva bisogno di altri problemi.
Così, invece dei soliti problemi sessuali, di tradimenti e di coppia, questa settimana pubblicherò solo lettere di persone che problemi non ne hanno. Perché un po’ di tregua fa bene a tutti.
Non ho particolari problemi. Sono un maschio etero di 36 anni. Mia moglie è sempre stata bravissima ad assecondare le mie fantasie – un po’ di giochi di ruolo in cui mi domina, un sacco di sculacciate con me steso sulle sue ginocchia, ogni tanto qualche trio sadomaso – e così, quando all’età di 34 anni mi ha detto di avere una sua fantasia, ho deciso di realizzarla.
Siamo appena tornati da un viaggio a Los Angeles, dove abbiamo fatto visita a un amico fidato, che mi ha “pagato” per fare sesso con mia moglie (ha messo venti biglietti da 100 dollari sul bancone del bar dell’albergo, ma erano soldi che gli avevo dato io). Mia moglie ha trovato la cosa molto eccitante. Dopo, continuava a ripetermi quanto mi adorava per averle fatto realizzare questa sua fantasia di fare sesso a pagamento. Chi reprime le fantasie del proprio partner non sa cosa si perde: un sacco d’amore e di gratitudine!
–Her Sub Pimp
Grazie di avercelo raccontato, HSP!
**Ho cominciato da poco **a vedermi con un ragazzo che sembra perfetto (sono maschio anch’io). È carino, spiritoso e di successo. C’è solo una cosa che mi infastidisce. È pelosissimo in mezzo alle chiappe. La cosa assurda è che si taglia i peli delle gambe con una macchinetta per capelli. Non dovrebbe fare altro che proseguire fino al culo e in mezzo alle chiappe.
Lo so che alcuni trovano molto eccitante un culo peloso. Ma io no. Finora ci siamo visti quattro volte, e solo un siamo rimasti completamente nudi, per cui non è che mi senta così in confidenza da dirglielo.
–Really Into Men Smooth
La tua lettera mi ha fatto tornare in mente un dialogo che ho sentito in palestra.
Tizio 1: “Dovresti farti crescere il pizzetto. Sai che bella sensazione quando poi mi lecchi il culo?”.
Tizio 2: “Ma io ce l’ho il pizzetto quando ti lecco il culo”.
Mi sa che anche tu hai la barba quando lecchi il culo al tuo nuovo ragazzo, RIMS, e per il momento ti consiglierei di abituarti alle leccate barbute. Da quando vi frequentate, vi siete visti solo quattro volte. E di Grandi Cavalcate nella Gaia Prateria ne avete fatta una sola, RIMS, per cui mi sembra un po’ prestino per cominciare a chiedere modifiche corporee.
Però quando vi sarete visti diciamo una ventina di volte, e di Grandi Cavalcate ne avrete accumulate una decina, a quel punto penso che potresti offrirti di dargli una mano con la macchinetta.
Sono una studentessa universitaria che quando studia si eccita da morire! Nei momenti critici del semestre, quando leggo o studio quasi a ciclo continuo, non riesco a stare più di un paio d’ore senza masturbarmi. Più mi eccito, meno riesco a concentrarmi, perciò reprimere la voglia non è una soluzione.
Altre volte, però, questo bisogno di sfogarmi è chiaramente deleterio per la mia produttività. Eppure ho una vita sessuale attiva! Non mi annoio né sessualmente né mentalmente. C’è una spiegazione fisiologica per questa cosa?
–Lady Hits The Books
C’è gente che si eccita per le cose più assurde, LHTB, e nessuno sa dire perché. Sarà qualcosa legato al nostro cervello. Pensa a tutte quelle sinapsi e alle connessioni che stabiliscono. Pensa a tutte le esperienze che abbiamo da bambini e che passando nel frullatore delle sinapsi diventano ossessioni erotiche da adulti.
Pensa a tutto questo, e poi ritieniti fortunata per il fatto studiare ti eccita. Se esistesse un modo per imbottigliare e vendere questa tua dote, LHTB, nessuno dovrebbe più prendere il Ritalin.
Sono una lesbica di 19 anni alle sue prime esperienze da dominatrice, e sto iniziando una relazione con una ventiduenne intelligente, sexy e sessualmente molto creativa. Abbiamo un sacco di feticci in comune, e tra di noi non potrebbe andare meglio.
C’è un solo problema: a lei piace molto l’abbigliamento di latex. Ma io sono allergica al lattice. Se indossasse qualcosa di latex, finirei all’ospedale. Vorrei aggirare il problema. Lei è stata molto GGG sul sesso anale, che a me interessava provare. Ha fatto una cosa per me, e ora io ne voglio fare una per lei. Esiste un’alternativa al lattice?
–Thanks In Advance
Non c’è modo di aggirare un’allergia così grave da farti finire all’ospedale, e con tutte le altre possibilità che avete voi due, TIA, lasciar perdere il lattice è un prezzo che la tua nuova ragazza dev’essere disposta a pagare.
Non ho domande, volevo solo ringraziarti. La settimana scorsa mio figlio di 16 anni mi ha detto di avere una cotta per… un ragazzo di 16 anni come lui. Io so che mio figlio è gay da quando aveva più o meno quattro anni, ma senza la tua rubrica non penso che sarei stata pronta a questa “rivelazione”.
Tu e i tuoi lettori mi avete insegnato quant’è importante fargli capire che lo accetterò e gli vorrò bene sempre, e che intendo sostenerlo in qualunque decisione prenda. Ma la cosa più bella è che per lui il problema non era mica dirmi che è gay: aveva paura che non lasciassi più dormire qui quel ragazzino (e aveva ragione!).
–Proud Mom
Dopo aver letto che intendi “sostenerlo in qualunque decisione prenda”, mentalmente ho cominciato a scrivere una risposta in cui ti sgridavo (“I ragazzi gay, come quelli etero, hanno bisogno di genitori che facciano i genitori. Tuo figlio ha bisogno che tu ti intrometta affettuosamente, che lo critichi in modo costruttivo, e all’occorrenza che lo aiuti a non fare cazzate. Perché succederà, PM: anche i ragazzi gay prendono decisioni sbagliate”).
Poi però, alla fine della lettera – quando dici che non se ne parla di lasciar dormire il suo amico da voi – ho capito che non stavi confondendo il “sostenere un figlio gay” con il “dargliela vinta su qualsiasi cosa”. Brava, PM!
Sono una queer inglese di 18 anni, e poco tempo fa, mentre ero in viaggio negli Stati Uniti, ho avuto una storiella con una donna più grande. Mi ha parlato della tua “regola del bravo campeggiatore”, l’ha seguita alla lettera ed è stata fantastica. Poi sono tornata a Londra, e ho cominciato a parlare a tutti della tua rubrica.
Il risultato è che adesso a North London hai un gruppetto di ragazzini che ti adora. Spero tanto che riusciamo a diffondere i tuoi ottimi consigli, e a trasformare più gente possibile in partner GGG.
CC
Grazie per questa lettera così carina, CC, e ringrazia da parte mia anche la donna che ha rispettato la regola del bravo campeggiatore e ti ha fatto conoscere la mia rubrica, facendomi guadagnare lettori nel Regno Unito.
(Traduzione di Matteo Colombo)
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