Sono un genitore permissivo. Ho cresciuto una figlia bisessuale e poliamorosa, e ho sempre pensato che sarei stato in grado di accettare qualsiasi cosa comportasse il fatto di diventare genitore. Sapevo che avrei accettato un figlio etero, gay, bisessuale, trans o quant’altro. Ma se esiste una coscienza che controlla l’universo, ha un senso dell’umorismo perfido. Senza tanti giri di parole: mio figlio è sessualmente attratto dai Pokémon. Qua e là ha seminato indizi che io non ho raccolto.
Negli ultimi anni, però, ho trovato una serie di prove delle sue abitudini su internet che mi hanno chiarito abbastanza bene le sue tendenze. Adesso lui ha 17 anni, e quindi l’idea che un giorno possa “passargli” sta pian piano sfumando. La mia paura più grande è che non trovi una persona con cui stare. Io amo i miei figli e voglio che siano felici. Dovrei parlarne con lui? Cercare di scoraggiare un orientamento che a me sembra un po’ patetico?
– Dad Of Pokémon Enthusiast
“È possibile che il figlio di DOPE sia solo un ragazzino curioso che trova affascinante il sesso insolito, e che le sue abitudini su internet non rivelino più del biglietto di uno spettacolo in maschera gettato via”, dice il dottor Jesse Bering, autore di Perv: the sexual deviant in all of us. Bering è uno psicologo ricercatore e autore di testi scientifici, che collabora regolarmente con Slate, Scientific American e altre pubblicazioni. “Ma se è vero che i Pokémon accendono la sua fantasia nel modo in cui immagina DOPE, non c’è molto che possa fare per l’orientamento ‘patetico’ del figlio. A 17 anni, il profilo erotico del ragazzo è più o meno consolidato”.
Cos’è che può provocare in un ragazzo un interesse sessuale per i Pokémon? “Gli scienziati non possono condurre esperimenti di laboratorio controllati sugli esseri umani per determinare le cause di una certa fantasia sessuale”, spiega Bering. “Di conseguenza, nessuno sa perché certe persone siano più inclini di altre a sviluppare meccanismi di attrazione insoliti. Ma che si tratti di un debole per i Pokémon, per i piedi, per la biancheria intima o per i ragni, le informazioni più attendibili di cui disponiamo lasciano intendere che alcune persone — in genere i maschi — siano geneticamente predisposte a ricevere un ‘imprinting sessuale’ nell’età dello sviluppo”.
Funziona così: certi ragazzini ricevono un imprinting sessuale dalle cose più imprevedibili, in quanto sono esposti in continuazione alle cose più imprevedibili. Non c’è modo di stabilire in anticipo quali ragazzini riceveranno un imprinting e da cosa, perciò non c’è modo di impedire a un feticista dei Pokémon, dei piedi, degli starnuti o dei clown di diventare tale. Un numero ristretto di esseri umani, tra cui tuo figlio, ha fantasie che agli altri — quelli che non condividono le sue fantasie, oppure non ne hanno affatto — possono risultare patetiche, contorte, malate o stupide.
E siccome far vergognare di sé un figlio non lo salverà dal suo orientamento “patetico”, far vergognare tuo figlio sarebbe una gran perdita di tempo, e si limiterebbe a danneggiare il vostro rapporto. Quanto al timore che tuo figlio rimanga solo… “Anche se forse DOPE preferirebbe avere un normale figlio queer, anziché un raro feticista dei peluche da cartone animato come i Pokémon, la buona notizia è che suo figlio è cresciuto in un mondo dove, da qualche parte, anche l’erotismo di altre persone è stato plasmato da certe chimere animate giapponesi”, dice Bering.
“Mettersi in contatto via internet con quella comunità non potrà che dargli forza e aiutarlo ad accettare una componente ormai inalterabile — e completamente innocua — della sua natura. Sotto molti aspetti, per il figlio di DOPE la vita può essere perfino più facile: dispone di una nicchia sessuale già pronta, con tanto di opportunità di rimorchio in appositi raduni annuali”.
Seguite Jesse Bering su Twitter: @JesseBering.
(Traduzione di Matteo Colombo)
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