Ho 25 anni, sono vergine e trovo abbastanza difficile rapportarmi con le ragazze. Il mio problema principale è che non riesco ad accettare la mia sessualità. Sono appassionato di sadomaso feticista. Ma a quanto pare in me esistono due parti. La prima vuole leccare i piedi delle donne e farsi umiliare. La seconda non riesce ad accettare la prima e vuole soltanto amare ed essere amata da una ragazza. Direi che non c’è nulla di male, se potessi semplicemente leccare i piedi per rendere il rapporto più “caldo”, ma il problema è che temo di non riuscire a eccitarmi nel “modo tradizionale”. Ho avuto qualche ragazza, e quando veniva il momento di penetrarla mi si ammosciava istantaneamente. Adesso sto andando da uno psicologo. Nel mio passato ci sono un po’ di problemi, tra cui il divorzio orribile dei miei genitori e un padre violento. Lo psicologo dice che c’entra il complesso di Edipo, e che lavorandoci potrei liberarmene. Ecco perché spero che andandomene di casa le cose miglioreranno. In futuro voglio avere dei figli con la donna che amerò, e finalmente fare sesso. Nel mio paese i feticisti vengono considerati dei pervertiti e presi in giro, perciò è davvero difficile trovare delle ragazze interessate a certe cose con cui provare a esplorare.–Fetishist Exposes Erotic Troubles

Tu puoi tranquillamente accettare la tua sessualità, FEET, ma per una serie di ragioni – tra cui le colpevoli più probabili sono la vergogna e la paura – ti rifiuti di farlo. E questo rifiuto dove ti ha portato? Delle tue innocue e comunissime fantasie non ti sei liberato.

Scegliendo di pensare che il desiderio di realizzare certe fantasie e il desiderio d’amore si escludano a vicenda – una persona può amarti o umiliarti, ma non amarti e anche umiliarti – sei riuscito a crearti un paralizzante caso di ansia da prestazione.

E adesso stai lavorando con uno psicologo freudiano – li fanno ancora? – che pensa che le fantasie sessuali si possano curare con un po’ di lettino e un trasloco. Il tuo psicologo si sbaglia. Jesse Bering è uno psicologo ricercatore e autore di testi scientifici, nonché uno degli esperti ospiti a cui mi rivolgo.

Ecco che cos’ha detto al padre di un ragazzo con fantasie ben più rare delle tue: “Se è vero che i Pokémon accendono la fantasia del ragazzo […] non c’è molto che [suo padre] possa fare per l’orientamento ‘patetico’ del figlio. A 17 anni, il singolare profilo erotico del ragazzo è più o meno consolidato, piaccia o meno […] Nessuno sa perché certe persone siano più inclini di altre a sviluppare meccanismi di attrazione insoliti. Ma che si tratti di un debole per i Pokémon, per i piedi, per la biancheria intima o per i ragni, le informazioni più attendibili di cui disponiamo lasciano intendere che alcune persone — perlopiù i maschi — siano geneticamente predisposte a ricevere un ‘imprinting sessuale’ nell’età dello sviluppo”.

Insomma, FEET, a un certo punto del tuo sviluppo sessuale tu hai ricevuto un imprinting legato ai piedi e all’umiliazione erotica. Puoi decidere di patologizzare le tue fantasie considerandole radicate nelle violenze a cui sei stato esposto da bambino, oppure puoi trovare conforto nel fatto che tra abusi e fantasie non esiste un legame comprovato.

Le violenze che hai subito/visto a casa da bambino possono anche essere una spiacevole coincidenza, e non una causa profonda, e in entrambi i casi non dovrebbero impedirti di riconciliare le due componenti del tuo sé adulto: l’uomo che vuole essere amato da una donna e l’uomo che vuole che una donna gli ordini di leccarle i piedi.

Ed ecco come ci riuscirai: piazzandoti su internet e cercando gli annunci personali kinky del tuo paese, postando annunci tuoi e rispondendo ad altri annunci. So per certo che dove vivi tu di annunci ce ne sono, FEET, perché ne ho trovati un po’ nel giro di due minuti.

Se il circuito fetish del tuo paese non è abbastanza grande, o se temi di essere smascherato e preso in giro, alza il culo e vai a Londra o a Berlino, a esplorare i rigogliosissimi ambienti feticisti di quelle città. Vuoi accumulare un po’ di esperienza e di sicurezza? Trovati una bella dominatrice professionista nella tua zona (di quelle ce ne sono un sacco) e diventa suo cliente fisso.

Difficilmente da un rapporto d’affari con una dominatrice potrà sbocciare l’amore, FEET, ma qualche incontro con una professionista che ti piace – e a cui piaci tu – ti aiuterà a capire che l’affetto e il sadomaso possono andare a braccetto.

Infine, FEET, io non so quale sia la tua situazione economica/professionale, ma trascorrere qualche mese in una città con una comunità kinky estesa – un’estate a New York, a Berlino a Seattle – è un’esperienza che potrebbe cambiarti la vita.

Buttati nell’ambiente kinky, vai alle loro cene e alle loro feste, e conoscerai altre persone come te aperte, disinibite e capaci di amare i loro partner anche se li umiliano o si fanno umiliare da loro, ovvero dei cosiddetti modelli da imitare.

(Traduzione di Matteo Colombo)

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