Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.
Sono un ragazzo sieronegativo che ama farsi scopare a pelle da uomini maturi sieropositivi. Voglio la loro roba dentro, senza sapere nulla. Non faccio la prep. Troppo deviato?
Troppo stupido, troppo incosciente e ormai anche noioso e datato. Un paio di decenni fa il mondo gay era sconvolto da “cacciatori” (maschi gay sieronegativi che cercavano di farsi infettare dall’hiv) e “donatori” (uomini sieropositivi e sociopatici disposti a infettare altra gente) di virus. All’epoca la posta in gioco era più alta – era letteralmente questione di vita o di morte – mentre tu voli con una rete di sicurezza: te la cavi in ogni caso, dato che hai accesso ai farmaci per l’hiv. Io, però quella rete non la darei per scontata. I conservatori ultrareligiosi non vogliono solo rendere illegale l’aborto e vietare i contraccettivi: vogliono anche mettere fuori legge i farmaci salvavita a cui oggi si affidano i maschi gay, tra cui per esempio la prep (che protegge dall’infezione chi è negativo) e le cure antiretrovirali (che tengono in vita chi è sieropositivo). Farti venire dentro da uomini sieropositivi – uomini immaturi, indipendentemente dall’età – potrebbe avere conseguenze che non hai previsto.
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Quali sono le risorse migliori per chi come me si è da poco scoperto asessuale? Io sono sessualmente neutro.
A naso direi che qualche risorsa online l’hai già scovata, dato che usi espressioni del gergo asessuale come “sessualmente neutro”. In ogni caso, l’Asexual visbility and education network è a tutt’oggi una risorsa preziosissima; se invece preferisci qualcosa di più informale, Cody Daigle-Orians, noto anche come Ace Dad Advice, ha creato una comunità di sostegno su Instagram e Substack.
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Come si fa a capire se ci si masturba troppo?
Se ti stai bucando l’uccello a forza di seghe, o se stai sovraccaricando la rete elettrica con i vibratori, magari è il caso di ridurre un filino.
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Posso definirmi gay se non mi piacciono il sesso orale né quello anale, ma degli uomini mi fa impazzire tutto il resto?
Se sei un uomo, sì. Altrimenti no.
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Cosa ne pensi del fatto che da Wicked hanno tratto due film?
Io sono tre volte traviato: mi piacciono il sesso orale, quello anale e i musical al cinema. E più musical ci sono al cinema, meglio è. Perciò a me va benissimo che di Wicked ci siano non uno, ma ben due film. Però il musical di Stephen Schwartz di cui ho sempre voluto vedere l’adattamento cinematografico è Pippin. Datti una mossa, Hollywood!
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Da dominatrice, devo avere il consenso verbale di un nuovo sub per strizzargli o schiaffeggiargli le palle?
Se a te piace torturare cazzo e palle, devi parlarne con il nuovo sub mentre discuti una scena con lui, ma è possibile incorporare un gioco in una scena già in atto dando una strizzatina delicata alle palle del sub. Se ottieni una reazione positiva, usa la frase: “Ti piace quando ti faccio male alle palle?”. Se lui ne chiede ancora, strizzagliele un po’ più forte. Mentre altre forme di gioco più estremo – schiaffi, calci, pugni – non si possono affrontare senza aver prima discusso e ottenuto il consenso.
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Perché i maschi etero non circoncisi si vergognano del loro prepuzio mentre i gay ne vanno fieri?
Perché di solito i maschi gay non circoncisi ottengono reazioni più entusiastiche dagli altri gay (“Evviva! Più roba da succhiare!”), mentre gli etero non circoncisi ottengono la reazione contraria dalle donne etero (“Che palle, più roba da succhiare.”)
Succede mai che qualcuno si scopi per davvero un fattorino bono?
Fattorini boni, matrigne bone, allenatori boni: è facile liquidare tutti questi scenari come cliché della pornografia. Ma il fatto che qualcosa succeda nei porno non significa che non capiti mai anche nella realtà. Perciò sono sicuro che esista gente che si è scopata un fattorino bono o la nuova moglie del padre, oppure l’allenatore di lotta al college. E siccome quella del fattorino è l’unica situazione che, qualora realizzata davvero, non comporta un tradimento imperdonabile o un abuso di potere, speriamo sia anche quella che capita più di frequente.
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Posso chiedere a mio marito d’indossare il preservativo per il sesso anale? Non mi piace quando lui mi viene lì dentro.
Sta a te decidere dove, quando, come e per quanto tempo fartelo mettere nel culo – il culo è tuo – e se non ti piace quel che succede dopo che tuo marito ti è venuto dentro, puoi dirgli (non chiedergli) d’indossare il preservativo durante il sesso anale, oppure di uscire prima.
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Ho letto nella tua rubrica molte lettere di cornuti e delle loro mogli, ma nessuna di un toro. Io sono un toro. Amo scoparmi le mogli degli altri davanti a loro e umiliare un cornuto di fronte alla moglie. Il mio migliore amico insiste a ripetere che questo mi rende un pochino gay.
Io non lo so se sei un pochino gay: sei uno di quei tori che si fanno “ripulire” (leggi: succhiare) l’uccello dal marito? Però a me pare che il tuo migliore amico sia un pochino invidioso. Per la cronaca: i tori che si fanno succhiare l’uccello sono un pochino bisessuali.
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Come fare se non mi piace l’odore o il sapore di una persona? È una cosa che può cambiare?
Se è un problema di scarsa igiene personale – la persona in questione non si fa il bagno con regolarità, non usa il deodorante a richiesta, non si lava i denti e non passa il filo interdentale quotidianamente – adottare delle buone pratiche d’igiene personale può fare la differenza. Se la persona in questione fa già tutte queste cose e non ti piace il suo odore o sapore, allora è un ostacolo chimico che nessun collutorio o acqua di colonia potrà mai aggirare.
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Perché invecchiando lo sperma mi è diventato più denso?
La qualità degli spermatozoi e il volume dell’eiaculato hanno entrambi “una correlazione negativa con l’età”, stando a questo studio assai deprimente pubblicato nel Journal of Assisted Reproductive Genetics.
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Una leccata al culo seguita da un pompino è la cosa più simile al paradiso che si possa far provare a un uomo?
Per alcuni di sicuro. Però non a tutti gli uomini piace farsi leccare il culo; a certi addirittura non piace nemmeno farsi succhiare l’uccello.
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Usare la stessa peretta per clisteri di coppia è una cosa schifosa, vero?
Condividere una peretta con il partner è un po’ come usare lo stesso spazzolino, nel senso che ci fa più schifo di quanto probabilmente dovrebbe. Se già praticate sesso orale reciproco o vi leccate il culo a vicenda, perché fare tanto gli schizzinosi su una peretta o uno spazzolino? Lo dico, tra l’altro, da persona estremamente schizzinosa su spazzolini e perette.
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Come faccio a smettere di tornare da un ex che so essere inadatto a lungo termine, ma con cui il sesso è molto bello.
Se non riesci a scoparti un ex inadatto senza fantasticare di rimettertici insieme – o peggio ancora, senza tornarci insieme per davvero – allora devi smettere di scoparci. Se invece diventate scopamici, forse dovrai rivedere i tuoi pregiudizi. Un’intesa sessuale fantastica non è tutto, ma non è neanche niente. A volte il sesso è talmente bello che trovi il modo di farti andare bene anche il resto.
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Quante sono le probabilità di un’infezione passando dal cunnilingus all’anilingus?
Non conviene introdurre accidentalmente batteri fecali nel canale vaginale, perciò non passare mai dalla stimolazione orale dell’ano a quella della vagina. Se vuoi finire con il cunnilingus, devi iniziare e terminare con quello.
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È possibile, nel corso del tempo, ingoiare troppo sperma del tuo partner? Chiedo per un amico.
Il dottor Josh Trebach, specializzato in medicina d’emergenza ed esperto di tossicologia, ha detto la sua al riguardo in una rubrica pubblicataa febbraio del 2022.
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Se tu avessi in casa un’opera di word art – immagina quei cartelli con scritto “Mangia/Prega/Ama” o “Da qualche parte sono sempre le cinque!” – cosa ci sarebbe scritto sopra?
“Lecca/Culi/Gay”.
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Perché, pur avendo un culo strettissimo, ho tanta voglia di farmi fistare?
Perché il tuo culo ti sta indicando che è pronto a uscire dalla sua fase stretta per entrare in quella spalancata.
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Come faccio a dire a un uomo emotivamente immaturo e molto testardo che è immaturo e testardo, e a farmi dare retta?
Diglielo mentre te ne vai, una volta per tutte.
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Ma il pegging è soltanto sesso etero? Il mio miglior amico, gay in erba, pensava che si potesse riferire anche al sesso tra lesbiche, e io ho gli ho detto tipo: “Oh, tesoro mio…”
Secondo l’Oxford English Dictionary, no. Il dizionario definisce pegging come “un’attività sessuale in cui una persona (solitamente una donna) penetra l’ano di un partner sessuale (solitamente un uomo) utilizzando un dildo indossabile”. Perciò anche le lesbiche possono praticare il pegging, purché facciano sesso anale con un dildo indossabile.
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So che a te non sempre piace andare nei locali e nei bar, e io posso contare sulle dita di una mano le volte che ci sono stato. C’è un’alta probabilità che debba andarci a breve. Hai qualche raccomandazione su cosa provare per sentirmi più a mio agio in quell’ambiente?
Una pasticca alla cannabis e il permesso di andartene quando ti pare. Sia che quest’ultimo ti venga dal partner, dal tuo gruppo di amici o da te stesso, sapere che sei libero di andartene senza dover fare tutto un giro di saluti ti aiuterà a trattenerti più a lungo.
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Esistono programmi d’intelligenza artificiale validi quanto le camgirl dei siti commerciali, che sappiano parlarti in modo amichevole e abbiano una larghezza di banda video sufficiente a muoversi in modo sexy?
Non ne ho la minima idea.
Risolvi questa diatriba lessicale: si dice schizzo o spruzzo? Ci rimettiamo alla tua saggezza!
Funzionano entrambi, significano entrambi la stessa cosa, mentre impiastricciare è tutt’altra cosa. Chiedere una cosa quando si desidera l’altra è un errore che può costare caro.
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C’è un modo positivo e costruttivo d’introdurre l’argomento sex toys (dildo) con un partner amorevole di tanti anni che non vuole ammettere di avere problemi di erezione? Sto cercando un modo di parlarne che lo faccia sentire stimolato e non sminuito. Grazie per la tua attenzione a questa domanda.
Potreste provare a incorporare nei vostri giochi dei toys manuali, ad esempio dildo, plug o vibratori. Se a lui piacciono, potresti suggerirgli di procurarsi un cinturino, da indossare sulla coscia, sulla fronte o all’inguine, in modo da avere le mani libere per altre cose (comprese le sue).
(Traduzione di Francesco Graziosi)
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