Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.
Siamo una coppia etero, monogama e cisgender. Stiamo insieme da sei anni e siamo sposati da due. Mio marito ama i giochi da tavolo, risolvere problemi e tutto quello che gli tiene impegnato il cervello. Ma come tanti maschi etero bianchi e cis non è particolarmente consapevole di cosa lo motiva. Non è neppure molto diretto su cosa lo eccita di preciso. Però una cosa che gli piace fare è propormi il sesso nei momenti meno opportuni. Ci prova mentre sto cucinando, oppure quando ci dobbiamo vestire per andare da qualche parte. Più respingo le sue avances e più sembra motivato a fare sesso. Credo che per lui i miei rifiuti siano una sorta di gioco – un problema spassoso da risolvere – mentre io la trovo una scocciatura insopportabile, cazzo. Ho provato a chiedergli cosa lo ecciti, e sono stata molto diretta nel fargli capire che le sue avances non sono sexy quando devo badare a non bruciare la cena o sono già vestita per uscire perché dobbiamo vederci con amici da qualche parte o abbiamo una prenotazione. Ma lui continua imperterrito. Ultimamente va anche peggio: siamo parecchio impegnati, e abbiamo parlato di trovare il tempo per fare sesso, quindi ho cominciato a prendere io l’iniziativa più spesso. Ma quando lo faccio in un momento buono, lui mi respinge. E intanto continua a provarci nei momenti peggiori. Perciò ora sono arrabbiata perché lui mi sembra incapace di affrontare un discorso costruttivo su cosa vuole e i discorsi difficili devo sempre cominciarli io. Ho due domande per te: Come faccio a convincerlo a fare un discorso concreto su cosa lo eccita? Se ci ho visto giusto e i miei rifiuti per lui sono uno spasso, voglio trovare il modo di farlo diventare un gioco vero e proprio, che sia sexy anche per me. E se non funzionasse, come faccio a farlo smettere?
– Jokey Unaware Man’s Actions Not Juicy Ideal
P.s. Quando non sono infastidita da tutto questo, io trovo mio marito incredibilmente sexy, il sesso che facciamo è ottimo e a volte straordinario, e insieme facciamo una vita divertente e piena d’amore.
Dev’essere per forza un discorso?
Hai un’idea abbastanza precisa di quello che sta facendo tuo marito, Jumanji, perciò invece di intavolare un discorso aperto con la speranza che tuo marito abbia un’illuminazione e la pianti con questa roba, potresti semplicemente dirgli cosa sta facendo e ordinargli di piantarla. Se lui non è d’accordo – se non pensa di star prendendo l’iniziativa nei momenti meno opportuni perché vincere le tue resistenze lo eccita, o perché è una conferma del suo essere irresistibile, o perché lo vive come un gioco – allora puoi sfidarlo a trovare una spiegazione. Se non ci riesce dovrà accettare la tua.
Detto questo, Jumanji, credo che qui ci sia un problema più grosso dell’incapacità (effettivamente fastidiosa) di tuo marito di spiegare cosa fa, quando lo fa e perché. Tuo marito mi sembra una di quelle persone che ricercano il sesso improvvisato – una forza selvaggia e incontrollabile che vi travolge entrambi – mentre tu mi sembri una che ricerca il sesso controllato e contenuto. (Immagino che il sesso non sarebbe inopportuno nei momenti in cui prendi tu l’iniziativa, e forse è per questo che lui si tira indietro). Per trovare il giusto compromesso che permetta a lui di vivere il sesso in modo improvvisato ma senza infliggerti ogni volta una scocciatura tremenda, dovrete cedere qualcosa tutti e due. Perciò a risolvere questo conflitto non sarà un’illuminazione da parte di tuo marito, Jumanji, ma un compromesso sotto forma di prezzo d’ingresso da parte di entrambi. Lui dovrà dar prova – in modo inequivocabile – di una maggiore considerazione per le tue esigenze su dove e quando fare sesso, e tu dovrai dare prova di essere disposta a improvvisare, o quantomeno a fingere di esserlo.
Ma tu vuoi che lui smetta?
Dici che il sesso con tuo marito – quando lo fate – è ottimo e a volte straordinario. Visto che è lui a respingerti quando prendi tu l’iniziativa (cosa su cui deve lavorare), tutto questo ottimo o straordinario sesso deve consumarsi nei momenti in cui stai cercando di mettere in tavola la cena o uscendo di casa. Se tuo marito riesce a imparare a capirti meglio, Jumanji, e ad accettare che un no secco vuol dire no, se riesce a imparare a non insistere quando c’è qualcosa sui fornelli, magari puoi dirgli sì quando la cena che stai preparando o gli amici con cui dovete incontrarvi possono aspettare.
P.s. Tuo marito non è l’unico capace di giocare. Puoi mentirgli dicendogli che avete un tavolo prenotato al ristorante per le 19, mentre in realtà è prenotato per le 20, e fargli credere che l’ha avuta vinta quando ti salta addosso alle 18:45.
P.p.s. Se vuoi davvero impegnare tuo marito con un rompicapo e tenerlo fuori dalla cucina, Jumanji, compragli una gabbietta per l’uccello e nascondi gli indizi per trovare la combinazione della serratura nelle altre stanze della casa. Se lui riesce a risolvere l’enigma e liberarsi l’uccello prima di cena, puoi abbassare la fiamma sotto i fornelli e farti una sveltina sul piano cucina. Però lui non può entrarci – non può neppure parlarti – finché non ha l’uccello libero o finché la cena non è in tavola, a seconda di chi fa prima.
Ue’, Danny! La mia fidanzata è molto tenera e super affettuosa in privato, mentre in pubblico cambia completamente. Non solo evita le effusioni tipo baciarsi con la lingua e palparsi, ma ogni volta che andiamo da qualche parte diventa gelida. Quasi non mi sorride e rifiuta ogni tipo di scambio fisico che non sia tenersi per mano. Mi viene un po’ di ansia ogni volta che passiamo dalle coccole e tenerezze in casa a lei che schizza letteralmente via se provo a darle un bacetto sulla guancia in pubblico. È lei che è irragionevole o sono io un XXXX?
– Publicly Displayed Aversion
Forse la tua fidanzata è irragionevole, Pda, e forse tu sei un XXXX: una cosa non esclude l’altra. Ma irragionevole o no, Pda, la tua fidanzata non ama le effusioni in pubblico. Se ci rimani male quando lei scansa i tuoi tentativi di baciarla in pubblico, allora smetti di provare a baciarla in pubblico. Il fatto che lei sia disposta a tenerti la mano dimostra che non prova imbarazzo a farsi vedere con te, Pda, e che non ti schifa quanto Melania schifa Donald. Però se tu cerchi di infilarle la lingua in bocca ogni volta che lei ti fa anche solo un sorriso in pubblico – se continui a fare alla tua fidanzata cose che detesta (baciarla, stringerle cose che non siano la mano) – non solo continuerà a lanciarti occhiatacce, ma finirà anche per detestarti esattamente come Melania detesta Donald, Pda, e a quel punto ti mollerà.
P.s. Se alla tua fidanzata non piace essere baciata in pubblico e tu lo sai, Pda, non la stai baciando in pubblico per farle piacere, ma per segnalare qualcosa agli altri, e cioè che lei appartiene a te. Questo non si chiama baciare, Pda, si chiama piantare una bandierina, ed è un pessimo motivo per baciare qualcuno in pubblico. A meno che alla persona baciata non piaccia, e non mi pare sia il caso della tua fidanzata. Smettila.
P.p.s. Solo mia mamma mi chiamava Danny, Pda. Ti ho già sgridato abbastanza nella mia risposta, e non voglio maltrattarti ancora in questo post post scriptum. Anzi voglio ringraziarti, perché la tua lettera mi ha fatto ripensare alla mia mamma.
Situazione strana: sono un uomo cisgender di 41 anni che riesce a funzionare sessualmente solo se c’è una certa canzone in sottofondo. Per quanto sembri bizzarro, per quanto io sia attratto da una nuova partner, non riesco letteralmente a mantenere l’erezione se non ascolto questo specifico brano (idealmente a ripetizione) per tutta la durata del rapporto.
Ovviamente ciò ha creato momenti e conversazioni imbarazzanti con partner occasionali, quando cerco di spiegarmi. Sta rovinando la mia vita sentimentale. È un problema così poco comune che neanche il mio terapeuta l’aveva mai incontrato. Non è una canzone che mi piace particolarmente, ma mia moglie l’amava e la ascoltava sempre, l’aveva addirittura scelta per il nostro primo ballo al matrimonio.
Mia moglie è morta sei anni fa, e io sono chiaramente incapace di superare la cosa. Ho provato le pillole per la disfunzione erettile, ma non fanno effetto perché la causa scatenante è psicologica, non fisica. Tu hai mai sentito una cosa del genere? Qualche settimana fa ho commesso l’errore di scriverne su Reddit, e alcune persone mi hanno risposto con gentilezza e dato suggerimenti costruttivi quali la terapia cognitivo-comportamentale, ma altri mi hanno preso in giro o hanno pensato che stessi scherzando. Io sono serissimo. Gradirei un tuo consiglio.
– Totally Unfathomable Need Endangering Situationships
P.s. Non specifico il titolo della canzone perché in un certo senso è irrilevante. Sappi solo che è una canzone pop languida di qualche tempo fa.
Non ho mai sentito una cosa del genere, Tunes, ma quando ero ventenne – e ora riesumo ricordi antichissimi – andavo a letto con un tizio che voleva farsi sculacciare mentre ascoltava i più grandi successi di Doris Day. Non mi ha mai dato una spiegazione approfondita del perché, Tunes, né io l’ho mai voluta. Ero un fan della prima ora di Doris Day, sinceramente e senza vergognarmene, e lo ero appena diventato del culo di quel ragazzo, perciò ero contentissimo di sculacciarlo mentre ascoltavamo Doris Day. Ma se mi avesse detto che Doris Day era l’artista preferita del suo marito defunto, o che era stato costretto ad ascoltare Doris Day mentre veniva maltrattato dalle suore, probabilmente non mi sarebbe piaciuto tanto sculacciarlo con “Que sera, sera” in sottofondo.
In ogni caso, Tunes, se non puoi fare niente per questo problema – se il tuo terapeuta non sa come aiutarti e la terapia cognitivo-comportamentale non ti ha giovato – credo che dovresti presentare il tuo bisogno di questa specifica canzone pop allo stesso modo in cui quel ragazzo presentava il suo bisogno dei grandi successi di Doris Day: come un vezzo, Tunes, un vezzo inspiegabile. Postulando che sia meglio confondere in modo innocente un partner sessuale (devo sentire questa canzone) che deluderlo (non mi viene duro), e che i partner sessuali occasionali non debbano o non vogliano sapere tutto, credo che possiamo giustificare l’omissione del legame tra la canzone e la tua moglie defunta. (Sentite condoglianze). Perché nessuno con cui scopi occasionalmente vuole starsene lì sdraiato a pensare a tua moglie, Tunes, né vuole starsene lì sdraiato a guardare a te che ci pensi.
Se a un certo punto trovi qualcuno con cui la cosa si fa seria, Tunes, forse dovrai vuotare il sacco prima o poi, o forse no. Io e mio marito abbiano una canzone nostra, ma non saprei dirti quale canzone fosse importante per lui e il suo ex. Ma anche se per ora hai solo frequentazioni occasionali, dovresti fare il possibile per staccarti da questa canzone. Ascoltarla a volumi sempre più bassi mentre fai sesso o mentre ti fai una sega potrebbe portarti al punto di sentirla anche se non è in riproduzione. E se il brano messo a ripetizione infastidisce una nuova partner – il che mi pare abbastanza inevitabile – magari potresti metterti le cuffie a un volume abbastanza alto da sentirla, ma non tanto da coprire i gemiti o le richieste della partner.
(Traduzione di Francesco Graziosi)
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