Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Ho un problema che non sono sicuro si possa risolvere. Sono un uomo gay single che non tocca nessuno da sedici anni. Sì, hai letto bene: non tocco un’altra persona da sedici anni. Riflettici un momento. Quasi nessuno mi crede. Nel 1988 ho fatto una stupidaggine: sesso in una vasca a idromassaggio. Mi sono ritrovato in sala operatoria per un’infezione, e da allora ogni volta che eiaculo mi esce un misto di sperma e urina, perché non si chiude più quel lembo di pelle che trattiene la pipì. Sia l’urologo sia il chirurgo che mi ha operato hanno detto di non poter fare nulla per risolvere il problema. Non mi ero reso conto che avere rapporti in una vasca a idromassaggio fosse una pratica sessuale estremamente rischiosa (ci vorrebbe una tua comunicazione di servizio). Gli uomini lo trovano assolutamente disgustoso. Non posso ripetere alcune delle cose che mi sono state dette quando ho provato a essere sincero sulla questione. Mi dai qualche consiglio per spiegare al meglio la situazione ai potenziali partner futuri? Spesso mi sono limitato a dire di voler soddisfare solo loro. Ti prego, aiutami a capire cosa dire. Qualsiasi consiglio mi sarà utile.

– Canadian Urgently Missing Sex

Fare sesso in una vasca a idromassaggio – e con sesso intendo penetrazione – è più rischioso che farlo all’asciutto, o su un materasso umido, o su un bancone duro. L’acqua ricca di cloro secca i tessuti sensibili, aumentando la probabilità di abrasioni e infezioni sessualmente trasmissibili, e durante i rapporti l’acqua contenente batteri potenzialmente nocivi può entrare nell’uretra, aumentando il rischio di infezioni dell’apparato urinario sia negli uomini sia nelle donne (la cosa migliore da fare è eccitarsi coi preliminari nella vasca, uscirne per scopare e poi rientrarci una volta finito).

Fine della comunicazione di servizio. Venendo (ahem) a noi, Cums, quando è stata l’ultima volta che hai parlato della tua situazione con un medico?

Il “lembo di pelle” che si contrae durante l’eiaculazione, impedendo al liquido seminale di riversarsi nella vescica e all’urina di fuoriuscire dal corpo insieme allo sperma, si chiama sfintere interno dell’uretra. Ne esistono di artificiali, da più di cinquant’anni, ma può darsi che i medici che ti visitarono nel 1998 non ne fossero a conoscenza (stando alla Mayo Clinic, non lo sanno neppure molti medici odierni). È anche possibile che tu non fossi un buon candidato agli sfinteri uretrali che erano disponibili nel 1998, Cums, ma negli ultimi tre decenni questi dispositivi sono diventati molto più piccoli (e l’intervento oggi è molto meno invasivo), e i modelli attuali potrebbero andare bene per te. Dovresti fissare un appuntamento con uno specialista ed esporgli il problema.

In attesa della visita, Cums, magari potresti anche cercare altri tipi di uomini gay e bisessuali, sia in rete sia dal vivo. Al mondo ci sono un sacco di uomini queer a cui piace il sesso orale non reciproco. Se dovessi incontrarti con un tizio che vuole soltanto farsi fare un lavoretto, senza dover ricambiare, non saresti tenuto a parlargli della tua situazione prima dell’incontro. Siccome non devi venirgli dentro, o addosso, o vicino, non c’è bisogno che lui sappia che il tuo eiaculato è un misto di sperma e piscio.

Ci sono anche parecchi uomini a cui il piscio piace, Cums, e a naso direi che una percentuale statisticamente rilevante di questi tizi vedrebbe il tuo problema non come un tragico difetto, ma come un superpotere eccitante. Pubblicizzare la cosa sui siti di rimorchio kink potrebbe attirare molte attenzioni positive, Cums, tanto da rendere addirittura superfluo uno sfintere artificiale.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Sono una persona trans ftm non binaria e pansessuale. Riesco ad avere due tipi di orgasmo. Il primo è bagnato, a spruzzo, l’altro raggiunge tutto il corpo facendomi palpitare la clitoride. Gli orgasmi a spruzzo li raggiungo spesso e facilmente, ma il secondo l’ho sperimentato esclusivamente giocando da solo, con due eccezioni. Solo la mia ex moglie riusciva a farmi venire così, finché non ho conosciuto un tizio su Grindr. Aggiorno il mio profilo in base a cosa cerco quella determinata sera, e la volta che ho incontrato questo tipo avevo solo voglia di qualcuno che me la leccasse. Sono arrivato a casa sua e lui si è messo subito all’opera. È stato paziente, scrupoloso, irruento e… wow. Ho avuto uno di quei rari orgasmi integrali da palpitazioni al clitoride. È stato fantastico. Poi, mentre me ne andavo, ho visto la bandiera di Trump appesa in camera sua. Era proprio sul muro alle mie spalle, e non l’avevo notata mentre me la leccava. Era risalente al 2016, ma era pur sempre di Trump. Cosa devo fare? Niente, immagino, a parte non incontrarmi mai più con questo tizio. Ma cosa faccio per la mia coscienza?

– Feeling Low About Grindr Situation

P.s. Prima che notassi la bandiera ci eravamo scambiati i numeri di telefono.

Può darsi che tu abbia scoperto per caso un nuovo modo di eccitarsi per chi è amante degli orgasmi rovinati: bandiere di Trump piazzate in posizione strategica. Non credo che importi se la bandiera sia del 2016, del 2020, del 2024 o del 2028, l’effetto sarà lo stesso: un senso di schifo dopo l’orgasmo abbastanza potente da rovinare qualunque godimento provato poco prima.

Per amore della tua coscienza, Flags, manda un messaggio al sostenitore di Trump che suoni più o meno così: “Non sarebbe successo niente di tutto questo – non me la sarei mai fatta leccare da te – se prima di cominciare avessi visto quella bandiera di Trump appesa in camera tua”. Poi fai uno screenshot al suo profilo di Grindr e condividilo, in maniera discreta, con altri uomini trans che conosci di persona, in modo che non si ritrovino a vivere il tuo stesso spavento. Infine, bloccalo sul telefono e su Grindr.

P.s. La prossima volta che ti presenti in casa di uno sconosciuto per del sesso orale non reciproco, Flags, fai un rapido giro a trecentosessanta gradi, una piccola piroetta, prima che lui si metta in ginocchio.

P.p.s. Non c’è bisogno di rubare bandiere di Trump per rovinare un orgasmo. Ce ne sono già abbastanza nei cassonetti dell’immondizia, lasciati da quegli statunitensi, non proprio esemplari, che si già sono pentiti di averlo votato.

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Il miglior amico di mio marito è diventato uno dei miei migliori amici. Di recente si è messo a frequentare una donna. All’inizio lo abbiamo sostenuto molto, anche se lui era entrato come terzo in una relazione poliamorosa. Dopo qualche mese, da poliamoroso il rapporto è diventato monogamo. Ha incontrato il figlio della nuova fidanzata molto presto, passando addirittura la notte da lei pur conoscendola solo da un paio di mesi. A sei mesi dall’inizio della frequentazione, durante una vacanza, hanno usato lo spazzolino del figlio. Non hanno specificato se lo hanno bollito o se lo hanno pulito in qualche altro modo, finché non abbiamo insistito per saperlo, dopo qualche settimana. A quel punto abbiamo cominciato a prendere le distanze, perché trovavamo che questo comportamento fosse una mancanza di rispetto verso il bambino. Abbiamo avuto una discussione accesa al riguardo. Ora loro due si sono fidanzati, e troviamo la cosa ancora più preoccupante. Cosa dobbiamo fare? Rinunciare anche solo all’idea di una riconciliazione o provare a essere la voce della ragione in fatto di igiene orale?

— Unhygienic Gross Humans

Questa settimana ho ricevuto lettere su cose più schifose, ma la vostra è stata la più sorprendente che mi sono ritrovato nella posta, per due motivi: primo, il fatto che il vostro amico vi abbia raccontato di aver usato lo spazzolino del bambino durante la vacanza, e secondo il fatto che voi ne abbiate scritto a me, su una rubrica di consigli di sesso.

Per la cronaca, Ugh, sono d’accordo sul fatto che è sconsigliabile presentare un nuovo partner a un bambino dopo soli due mesi – e infatti l’ho sempre sconsigliato – e che usare gli spazzolini altrui in vacanza perché si è dimenticato il proprio è una cosa tanto schifosa quanto non necessaria. Quasi tutti gli alberghi mettono a disposizione degli ospiti spazzolini usa e getta, e anche se il tuo amico e la sua fidanzata fossero in un albergo che ne era sprovvisto, avrebbero potuto rinunciare a lavarsi i denti per una sola notte e comprarsi degli spazzolini nuovi alla farmacia o all’autogrill più vicini.

A essere del tutto sinceri, Ugh, non mi importa affatto se vi riconciliate o no con il vostro amico, ma ti prego solo, d’ora in avanti, di risparmiarmi qualsiasi aggiornamento sull’igiene orale del vostro amico.

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Sono un kinkster orgoglioso in una città con una vivace comunità kinky, ma temo che la gente che ne fa parte non abbia idea del pericolo imminente che sta correndo. Vedo amici che in rete ostentano sdegno per i divieti ai popper, e intanto ignorano attacchi ben più gravi ai diritti fondamentali da parte della presidenza Trump. Capisco che con i popper si faccia più bella figura sui social, ma con il governo che espelle dal paese gente con regolare permesso di soggiorno e incensurata, si impossessa con la forza di enti privati e trasforma le persone trans in capri espiatori, mi pare che abbiamo ben altro di cui preoccuparci. Quanto ci vorrà prima che i partecipanti al Folsom rischino l’incriminazione per atti osceni in luogo pubblico? I democratici riescono a malapena a difendere la Social Security: chi può dire se si spenderanno per i kinkster? Sbaglio a pensare che le associazioni queer e kinky debbano dare l’allarme?

– Rights Under More Pressure

Entrambe le camere del Congresso, università private, prestigiosi studi legali, federazioni di baseball: l’elenco dei gruppi che hanno capitolato davanti a Trump si allunga di giorno in giorno. Perciò non credo che gli organizzatori di eventi gay fetish come il Folsom o il Darklands (né di quelli etero come il DomCon e RopeCraft) abbiano il potere di fermarlo. Se c’è un dato positivo, Rump, è l’enorme numero di persone kinky che negli ultimi due decenni non hanno più sentito il bisogno di nascondersi. Se non ti puoi nascondere, devi combattere, e ora che tutto è alla luce del sole – post sui social, annunci personali, acquisti di attrezzature – non c’è più modo di nascondersi neanche volendo.

Ecco la cosa più importante che possono fare gli organizzatori di eventi kinky: continuare a organizzare grandi eventi che portino sempre più gente allo scoperto. Gli eventi aiutano a creare comunità, il che è già un bene di per sé, ma danno anche agli attivisti l’opportunità di informare, organizzare e mobilitare gente che non riuscirebbero a raggiungere in altri modi, cosa assolutamente cruciale in un momento come questo (un suggerimento agli attivisti: NON trattate chi si diverte agli eventi o alle feste fetish come se facesse qualcosa di male. Se volete che i cittadini partecipino alle vostre manifestazioni, o chiamino i deputati e senatori eletti nei loro collegi, o raccolgano fondi per l’aborto o difendano i loro vicini senza permesso di soggiorno, non ditegli che devono scegliere fra la festa in cui li avete trovati e il corteo in cui volete portarli. I predicozzi non avvicinano le persone ai movimenti, ma le allontanano).

A proposito di manifestazioni: quelle davanti alle concessionarie Tesla sono state spassose, efficaci e catartiche – come dimostrano sia il crollo delle quotazioni dell’azienda sia la patetica pubblicità gratuita che gli ha fatto Trump – e per il 5 aprile sono previste altre manifestazioni a livello nazionale. Per altre informazioni (anche sugli eventi locali) visitate il sito HandsOff2025!

P.s. Per favore, però, non vandalizzate le Tesla. Il Dipartimento della giustizia di Trump sta già colpendo severamente chi lo fa, e in ogni caso pare che le auto di merda di Elon Musk si vandalizzino da sole, come abbiamo scoperto la scorsa settimana quando l’azienda ha dovuto ritirare tutti i Cybertruck venduti fino a quel momento perché continuavano a perdere pezzi. Quindi non c’è bisogno che rischiate di farvi mandare in galera a El Salvador quando ne vedete uno parcheggiato nel vostro quartiere. Basta dargli un attimo, alle auto di merda di Elon, e si distruggeranno da sole.

(Traduzione di Francesco Graziosi)

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