L’attivazione di molti geni umani – particolarmente quelli presenti nelle cellule del sistema immunitario – cambia a seconda della stagione. Lo scrivono su Nature Communications Chris Wallace, John Todd e colleghi. I ricercatori hanno studiato il tipo e la quantità di rna, una molecola che trasferisce l’informazione genetica e che viene usata per la produzione di proteine nelle cellule.

I ricercatori hanno analizzato gli rna presenti nel corso dell’anno, per esempio, nei globuli bianchi nel sangue e nel tessuto adiposo. Su quasi 23mila geni analizzati hanno scoperto che l’rna di 2.311 geni era più abbondante in estate e quello di 2.826 geni lo era in inverno. Inoltre, c’era uno sfasamento dell’espressione dei geni tra le persone nel Regno Unito, nell’emisfero boreale, e quelle in Australia, nell’emisfero australe.

Lo studio suggerisce che nei mesi invernali il sistema immunitario si attiva e l’organismo prende un assetto pro-infiammazione, probabilmente per combattere le malattie associate alla stagione, come l’influenza. Tuttavia, questo assetto pro-infiammazione peggiora alcune condizioni, come le malattie cardiovascolari e autoimmuni.

L’analisi dell’rna in Gambia ha mostrato invece un picco dell’attivazione del sistema immunitario tra giugno e ottobre, durante la stagione delle piogge, quando è più probabile ammalarsi di malaria e altre malattie infettive.

La stagionalità delle sistema immunitario, probabilmente un adattamento evolutivo all’ambiente, potrebbe essere sfruttata in medicina, per esempio per migliorare l’efficacia dei vaccini.

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