Dalle foreste del Brasile dipendono la salvezza di un paese e l’equilibrio del pianeta. Articoli da Clarin, Istoé e Veja.

Gli indiani pequot furono massacrati dagli inglesi nel Seicento. Oggi i superstiti hanno fondato il più grande casinò degli Stati Uniti occidentali, e sono tutti miliardari.

In Gran Bretagna un medico ha distribuito per anni droga sotto controllo. Ora le autorità lo hanno fatto smettere. Per la gioia degli spacciatori.

“Il blues è la parte più profonda dell’America, in versione sofisticata”. Una conversazione con Wynton Marsalis, trombettista e studioso.

In Bangladesh una banca presta soldi ai nullatenenti. Il suo obiettivo è eliminare la povertà nel mondo. Ritratto di Muhammad Yunus, l’uomo che l’ha inventata.

Per anni si è cercato di capire se le emozioni femminili e maschili sono diverse. Ora il brain imaging potrebbe avvicinarci a una riposta.

Da città storica della Jugoslavia a capitale di un nuovo Stato: urbanisti e architetti devono decidere la forma della Sarajevo del futuro. Cercando di salvarne l’anima.

Ian Berry ha vissuto dieci anni in Sudafrica e ha documentato lo “sviluppo separato” come veniva chiamato l’apartheid, dagli anni Sessanta a oggi.

Cristiani, musulmani, buddisti, sette più o meno serie: in Cina si moltiplicano le nuove chiese. Una minaccia per la stabilità del governo di Pechino.

Nuovi autori, ma anche una nuova politica di aiuti statali. Ecco come in Spagna l’industria cinematografica sta resistendo allo strapotere di Hollywood.

Nel 1990 la Germania aprì le frontiere agli ebrei sovietici. Ora cerca un modo per introdurre qualche limite. E cominciano a spuntare i falsi ebrei.

Notiziari di regime, presentatori soporiferi, vecchi film dell’orrore, canzoni di vent’anni fa, telenovelas sdolcinate. Che orrore, la televisione in Mauritania.

Lucy Kellaway.