L’oro che i nazisti confiscarono agli ebrei o ai paesi occupati e nascosero nelle banche di mezzo mondo. L’oro che gli ebrei depositarono nele banche svizzere e in cui poi rimase seppellito. Rapporto sull’ultimo capitolo dell’Olocausto.
Nel linguaggio corrente dei norvegesi il mondo si divide in due: la Norvegia e l’estero. Storia di un piccolo paese che vorrebbe essere una grande potenza.
L’obiettivo è di sottrarsi alla tutela statunitense. Dall’America del Sud arrivano materie prime, dal’Asia tecnologia e capitali. Una relazione destinata a intensificarsi.
“A Lourdes sono rimasto colpito dal fatto che non ho trovato nel clero quell’atteggiamento di aggressivo e ostentato proselitismo che ci si aspetta.”
C’è l’oro che i nazisti confiscarono agli ebrei o saccheggiarono dai paesi conquistati e nascosero nelle banche di mezzo mondo. E c’è l’oro che gli ebrei depositarono nelle banche svizzere e in cui poi rimase seppellito.
Cresciute in ambienti diversi, dopo quarant’anni di separazione due gemelle monozigote si incontrano. E scoprano di avere moltissime cose in comune.
Spinte dalla necessità di assicurarsi fette di mercato sempre più grandi, le tv arabe via satellite si emancipano. E superano anche alcuni tabù.
Niente disoccupazione né inflazione, pressione fiscale praticamente nulla. Tutto sembra perfetto, ma anche la criminalità ha scoperto questo paradiso.
“Detesto i rivoluzionari e i dissidenti di professione”. Intervista con il regista di Caccia alle farfalle, un georgiano a Parigi.
Il Congresso ha nominato Fabian Alarcon nuovo presidente dell’Ecuador. È stato quasi un golpe istituzionale, scrive il Clarin.
Il successo di Jack Frusciante di Enrico Brizzi ha aperto la strada a un gruppo di giovani narratori. Una nuova avanguardia o un fenomeno commerciale?
Kim Jong Il vorrebbe stabilire contatti con l’Occidente capitalistico. Intanto la popolazione, ridotta allo stremo, cerca scampo in Cina e in Corea del Sud.
Negli stadi, nelle periferie e nei vicoli dell’Avana cubani di ogni età giocano a baseball, lo sport più seguito sull’isola. Le foto di Gerald Hanel.
La Francia deve accettare il fatto che è cominciata una nuova era. I leader delle ex colonie africane non si sentono più in dovere di rendere conto a Parigi.
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