Italiani, francesi, spagnoli, tedeschi e britannici giudicano la stampa. Reportage dalle redazioni di El Pais, Frankfurter Allgemeine, The Guardian e la Repubblica.
Principi sauditi, imprenditori asiatici e potenti di tutto il mondo sono i nuovi pazienti dei centri medici statunitensi. E gli affari vanno a gonfie vele.
Gli imprenditori si lamentano dell’eccessivo carico fiscale, delle lentezze amministrative e burocratiche. Ma il tessuto produttivo resta dinamico.
La presa dell’ambasciata giapponese di Lima ha battuto tutti i record. Dopo più di tre mesi di prigionia, gli ostaggi hanno imparato a sopravvivere.
“Quando si mette in scena una commedia che non è un’opera d’arte, a essere messo alla prova è il pubblico, non la commedia”.
L’ebonics è l’inglese dei neri statunitensi. Usarlo a scuola è un aiuto o una spinta all’emarginazione degli afroamericani? Un intervento critico su The New Republic.
Sono nati nel 1962 con l’aiuto della Cia. I loro agenti sono sparpagliati in tutto il subcontinente indiano. E non contribuiscono alla stabilità della regione.
Nonostante la ripresa economica e una riduzione ufficiale della disoccupazione, in Gran Bretagna serpeggia un forte malessere sociale. E il 1° maggio si vota.
La riduzione del ruolo statale nel mercato e i tagli al welfare non sono l’unica soluzione alla crisi. Sono una delle possibilità, dettata da interessi precisi.
Ospita più di 700 criminali pericolosi, molti devono scontare almeno 20 o 30 anni. È una della prigioni più dure della Russia. Le foto di Valery Shchekoldiv.
Per la prima volta un’azienda del tabacco ha ammesso che fumare fa male. Ma forse questa storica confessione è dovuta a ragioni economiche.
“Ho l’impressione di aver perso un amico”. Dopo il fallimento della missione spaziale russa su Marte, parla Vasilij Moroz, responsabile scientifico.
Italiani e francesi non si fidano della stampa. Tedeschi e britannici non credono all’indipendenza dei giornalisti. In tutta Europa la credibilità dei mezzi d’informazione è in declino.
L’opposizione chiede una riforma della Costituzione per assicurare un vero pluralismo politico. Ma il partito al potere non vuole sentirne parlare.
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