Le elezioni italiane viste da quattro giornali europei.
La stampa internazionale osserva preoccupata la competizione elettorale italiana. Ecco come quattro tra i più importanti giornali europei tentano di spiegala ai loro lettori. I titoli degli articoli sono quelli originali.
È cominciato il 17 marzo il processo a Paul Touvier, un collaborazionista, il primo francese a essere giudicato per complicità in un crimine contro l’umanità. “È un avvenimento eccezionale. Offre alla società francese uno specchio in cui leggere tanto il naufragio di un’epoca quanto l’invio a meditare su un male potenzialmente recidivo”.
Uno sconcertante intervento di Khalid Abdul Muhammad, portavoce del leader nero di Nation of Islam.
ll paese non riesce ancora a trovare alternative accettabili ai vecchi gruppi di potere politico.
Il partito di destra Arena vince il primo turno. Al secondo turno, il 24 aprile, so scontreranno destra e sinistra.
Un toccasana per ogni forma di depressione, o un pericoloso “rimodellatore” della personalità? New Scientist confronta i pro e i contro del più grande business farmacologico di questa fine secolo.
Un sussidio in Germania equivale al salario di un lavoratore non specializzato negli Stati Uniti. Qualcosa non va. Ma dove?
Secondo e ultima parte dell’articolo dell’economista americano Paul Krugman contro le strategie commerciali degli Stati Uniti.
“La rottura franco-tedesca è stata finora mascherata dagli eterni discorsi sull’amicizia”. Un’analisi dal quotidiano Libération.
Le lotte interne per il potere, le relazioni regionali e internazionali, gli effetti delle sanzioni sull’economia.
Nel paese più popoloso del mondo è finita l’era dei permessi di residenza costrittivi che limitavano la libertà di movimento.
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