Un’inchiesta del Washington Post.
Fondata nel 1519 da un avventuriero spagnolo, la capitale cubana è oggi una città dall’atmosfera al tempo stesso allegra e malinconica. A spasso per il centro storico.
Una volta Buenos Aires era una delle città con più cinema al mondo. Ma oggi escono solo i successi di Hollywood. Per gli altri film rimangono le videocassette.
Sviluppo accelerato. Entrata nei mercati internazionali. Consumismo fine a se stesso. Ma sul piano dei valori sociali e artistici l’Asia orientale è in una fase calante.
Per Dominique Lestel, professore incaricato all’École supérieure, i primati fanno un uso della lingua puramente utilitario. E “non raccontano storie”.
Dovrebbero andare alle vittime dei conflitti. Ma non sempre è così. Un’inchiesta del Washington Post.
Trent’anni fa Paolo VI indirizzava una lettera apostolica alla Chiesa d’Africa, esortandola a conciliare l’eredità locale e il cristianesimo.
L’inquinamento sta distruggendo il mar Baltico. E non tutti i paesi coinvolti sono disposti a fare qualcosa. Lo afferma il giornale norvegese Aftenposten.
Dopo la tempesta monetaria, Asiaweek ha riunito economisti ed esperti. Al centro della discussione la gestione della competitività, l’apertura ai mercati stranieri, la burocrazia e il calo della qualità dell’istruzione.
Delle quattro forze fondamentali è la più quieta, schiva ed elusiva. Spesso resta in ombra, ma se non esistesse il Sole non splenderebbe. Sheldon Glashow, premio Nobel per la fisica, ne racconta i segreti.
Dopo decenni di lotte, oggi il jazz è finalmente considerato du tutti la musica classica degli Stati Uniti. Ma che cosa ha perso passando dai piccoli club alle grandi sale da concerto? E riuscirà a trovare un nuovo pubblico?
Il quotidiano francese Le Monde ha pubblicato una serie di immagini diventate simboli, come questa qui accanto, scattata a Washington nel 1968 durante una manifestazione pacifista.
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