Singapore raccontata da William Gibson.
Alcuni sono pericolosi e distruggono i dati in modo irrecuperabile. Altri vogliono solo che si scriva “Buon compleanno Joshi”, e poi se ne vanno. In un laboratorio dell’Ibm si raccolgono e studiano tutti i virus dei computer.
Lo scrittore americano William Gibson racconta sul settimanale britannico The Observer il suo viaggio nella città-Stato asiatica. Dove tutto è organizzato, tecnologicamente all’avanguardia e asettico.
Una grande necropoli è stata trasformata in un quartiere della città. Il reportage di Ed Kashi.
Le relazioni sessuali, i diritti di eredità, la legittimità dell’aborto, il ruolo delle donne e degli adolescenti. Al Majalla riassume i diversi punti vista di studiosi e politici islamici.
Ecco i risultati di un sondaggio compiuto dall’ordine degli avvocati sulla violenza nelle famiglie.
Tra tutte le repubbliche nate dalle ceneri della Jugoslavia, solo la Slovenia ha buone possibilità di diventare membro associato dell’Unione europea. Ma i rapporti con l’Italia non sono buoni. Ecco il punto di vista sloveno.
I serbi praticano l’apartheid con gli albanesi della regione. L’Albania potrebbe reagire. Che farebbero greci e turchi?
“Per l’ennesima volta il paese è a un passaggio decisivo in cui occorre superare ostacoli straordinariamente difficili”. Un sesto dei russi vivono sotto la soglia della povertà. E in un anno i ricchi sono diventati più ricchi e i poveri ancora più poveri.
“Perché mai dovremmo lasciare che gli svedesi decidano oer noi?”. A colloquio con Martti Ahtisari, presidente finlandese.
Che cosa sanno di quello che succede intorno a loro? Com’è la Cuba agli occhi di un cubano? Qui la stampa è controllata dal partito di Castro, ma è anche l’unica che si trova tutti i giorni. Ecco alcuni articoli di Granma e Juventud Rebelde.
Il liceo Gandhi sta per cominciare il suo secondo anno di vita. Obiettivo: creare un’intellighenzia zigana. Un’esperienza originale, sostenuto dallo Stato e da organismi privati.
A Ndava gli hutu e i tutsi vivono vicini senza mescolarsi. E tutti aspettano la guerra, come in Ruanda.
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