Vita privata di Saddam Hussein. Un inserto speciale con la straordinaria inchiesta di Mark Bowden, l’autore di Black Hawk down
Vita privata di Saddam Hussein. Biografia non autorizzata del tiranno iracheno
La crisi irachena nei fumetti di Marjane Satrapi
La guerra è una soluzione estrema e terribile. Ma in certi casi è l’unica possibile per affrontare un dittatore
I commenti della stampa internazionale
Nessuno sa veramente spiegare perché ogni sera ci dobbiamo buttare su un letto o perché passiamo 25 anni della nostra vita a dormire
I coltivatori di coca della Bolivia sono in rivolta. Difendono una tradizione e un bene necessario alla loro sopravvivenza. Ma sono anche gli eredi e i rappresentanti delle battaglie di etnie e classi sociali emarginate
“Il ruolo di un giornale è trovare informazioni fresche su argomenti di interesse generale e comunicarle il più rapidamente e accuratamente possibile ai lettori, in modo onesto ed equilibrato”. Si può immaginare una definizione più sintetica ed efficace? È di David Randall, un giornalista inglese che ha scritto un libro assolutamente fondamentale, The Universal Journalist (sarà presto pubblicato in Italia da Laterza). Da questa settimana Randall comincia sulle nostre pagine una column sul mondo dell’informazione. Proprio in questi giorni c’è un’istituzione del giornalismo che vacilla sotto i colpi di un duro libro-inchiesta: Le Monde. È sempre un bene quando dai giornalisti si pretende la stessa trasparenza che loro chiedono (o dovrebbero chiedere) ad altri poteri. A meno che non si sia d’accordo con George Bernard Shaw, quando diceva: “I giornali sembrano incapaci di distinguere tra un incidente di bicicletta e il collasso della civiltà”. Leggi
Susan Wyndham si aggiunge al folto gruppo di viaggiatori che preferiscono un mercantile a una nave da crociera tirata a lucido
La guerra preventiva applicata ai vicini di casa. Terry Jones, dei Monty Python, prende sul serio Bush
Il governo democratico di Sánchez de Lozada non si è rivelato migliore dei precedenti nella gestione del conflitto sociale boliviano
Sophinie Ong ha ventiquattro anni. Vive in Belgio ed è nata nel campo di rieducazione B17 durante il regime dei Khmer rossi. È andata in Cambogia per cercare le sue origini. Dopo questo viaggio ha deciso di non tornarci più
Da tre anni ogni sabato una donna bianca scrive un’email che raggiunge il resto del mondo via internet. E racconta la crisi del suo paese
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