Inchiesta. Chi è Rupert Murdoch e perché il suo impero editoriale ha cambiato le regole dell’informazione - negli Stati Uniti e nel mondo
Nelle grandi città italiane, molti anziani sono morti quest’estate a causa del caldo eccezionale. Ma avrebbero potuto salvarsi se qualcuno si fosse preoccupato di loro
Ecco anche quest’anno il numero estivo di Internazionale sui viaggi. C’è il ritratto del re di Tonga e il reportage di Elizabeth Rubin dall’Afghanistan. La descrizione del percorso dell’eroina dalle piantagioni birmane alle città degli Stati Uniti e la gita di Michael Lewis con la famiglia sulle tracce di Mark Twain. Le foto della ferrovia Addis Abeba-Gibuti e i paesaggi mediorientali di Simon Norfolk. C’è il Brasile di cui si è innamorato John Perry Barlow. E ci sono i clandestini di Ali Lmrabet, il giornalista marocchino in carcere per oltraggio al re. Poi c’è Marjane Satrapi che racconta a fumetti il suo tour negli Stati Uniti. In regalo c’è anche un’altra storia a fumetti. È di Art Spiegelman, l’autore di Maus, e descrive la New York del dopo 11 settembre. Sono le prime sei puntate. La settima sarà in regalo con il prossimo numero di Internazionale, che va in vacanza e tornerà regolarmente in edicola venerdì 22 agosto. Leggi
Dal 1992 la comunità internazionale è impegnata nella ricostruzione della Cambogia, devastata da trent’anni di guerra civile. I progressi sono molto lenti
Arabo di nascita e americano di formazione, Edward Said era nella giusta posizione per spiegare l’Oriente all’Occidente – e viceversa. La recensione di Christopher Hitchens alla nuova introduzione di Orientalismo
D’estate, dopo il tramonto, gli abitanti del Cairo vanno a cercare il fresco sui ponti della città
Una fatwa emessa dall’autorevole università di Al Azhar ha confermato le divisioni esistenti nel mondo arabo
Chi è Rupert Murdoch e perché il suo impero editoriale ha cambiato le regole dell’informazione
Sono la maggioranza religiosa dell’Iraq. Perseguitati da Saddam, ora fanno sentire la loro voce. Americani e inglesi dovranno imparare a non sottovalutarli. L’analisi del Financial Times
L’editoriale di Giovanni De Mauro
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