Paul Krugman descrive le somiglianze tra l’Unione Sovietica degli anni Cinquanta e il Sudest asiatico dei giorni nostri. E spiega perché il boom dell’Asia è solo un bluff.
Sulle pagine de Le Pays, uno dei leader della comunità africana in Italia descrive le difficoltà, la clandestinità, lo sfruttamento, l’assenza di garanzie e di diritti, il razzismo. E lancia un appello ai giovani africani.
Il quotidiano britannico ha usato la carta intestata della Camera dei Comuni. Scandalo. E l’Independent gongola.
Tutti parlano dell’incredibile sviluppo dei paesi del Sudest dell’Asia. Uno dei più importanti economisti statunitensi sostiene invece il contrario: è solo un bluff. E per dimostrarlo descrive l’Unione Sovietica degli anni Cinquanta.
Duecentomila chilometri quadrati di palude sono minacciati da un progetto di sistemazione dei fiumi Paranà e Paraguay.
Teheran quindici anni dopo la cacciata dello scià. Gli iraniani si lamentano per il carovita e per la corruzione dilagante.
In Thailandia una persona su cinque vive vendendo sesso. Ma la ricchezza che la prostituzione ha generato sta svanendo: ogni giorno 500 persone scoprono di essere sieropositive. Le foto di Patrick Zachmann.
In Russia sono stati resi pubblici dei documenti sulle strategie sovietiche verso i finlandesi.
Una rockstar con il cervello: David Byrne, il leader dei Talking Heads, racconta al mensile Wired le sue idee sulle nuove tecnologie, sulla fotografia, i video e il cinema, sulle parole, sulla musica. e sui “segnali tremendi” che vengono dal futuro.
Il processo di pace cominciato in Medio Oriente ha provocato in Israele un dibattito sul passato dello Stato ebraico. Un gruppo di giovani storici e sociologi sostiene che è stata creata una versione “ufficiale” e “autogiustificatoria” della storia del paese.
Ecco la storia di Gyosho Uehara, un monaco buddista di 35 anni, santificato dopo aver compiuto mille maratone. Adesso è un Daigyoman Ajari, cioè Santo Maestro del supremo esercizio. Per la sua religione è un Buddha vivente.
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