Un paese profondamente diviso ha scelto il suo presidente e ha mandato al congresso la destra più reazionaria. Articoli di David Rieff, David Corn, Mary Dejevsky
Il Salvador è sconvolto dalle violenze tra “maras”, le bande giovanili che si contendono il controllo del territorio e del traffico di droga. Alcuni ragazzi raccontano le loro storie
Il demografo Xie Zhenming spiega come la Cina è arrivata allo squilibrio tra i sessi. Che crea tensioni sociali e rivela la violazione dei diritti delle donne
George W. Bush rimane alla Casa Bianca. La vittoria è stata così netta che il suo avversario ha gettato la spugna. Ma il paese è spaccato in due, impoverito e isolato
Bush ha mentito, ha tagliato le tasse ai ricchi e ha scatenato una guerra ingiustificata. Ma c’è una buona notizia: metà degli americani non la pensa come lui
A Usilampatti, nel Tamil Nadu, si cerca di fermare l’infanticidio femminile
In Asia continuano a mancare le donne e aumentano gli uomini che non trovano moglie. Il premio Nobel Amartya Sen denuncia uno squilibrio frutto di discriminazioni politiche e culturali
Uno scrittore in crisi va alla deriva nella grande metropoli. All’improvviso una proposta: scrivere una rubrica di posta del cuore. Garrison Keillor racconta come è diventato Mr Blue
Il nemico del nuovo fondamentalismo non è l’occidente, ma la stessa tradizione musulmana. L’analisi di Olivier Roy
Emmanuel Todd è un demografo francese. Ha scritto alcuni libri importanti, tra cui Dopo l’impero e L’illusione economica (pubblicati in Italia da Tropea). Il quotidiano parigino Libération lo ha intervistato il 4 novembre. “Queste elezioni ci obbligheranno a guardare in faccia la realtà. Il problema non è George W. Bush: sono gli Stati Uniti nel loro insieme e l’evoluzione del popolo americano, devastato da un’ideologia regressiva e aggressiva. Approfondendo le diseguaglianze, il liberismo selvaggio ha profondamente trasformato la società americana, l’ha frammentata e riempita di incertezza e paura. Ha costruito il terreno sociale su cui ha potuto svilupparsi il discorso nazionalista, xenofobo, religioso e militare di Bush. Ma arriverà il momento in cui il resto del mondo si accorgerà che quella americana è una società consumistica il cui mantenimento costa troppo agli altri paesi. E che è diventata un fattore di disordine economico e geopolitico”. Leggi
Il modello culturale ed economico statunitense ha fatto il suo tempo. E l’Europa, che finora ha resistito alle sirene di Washington, può diventare l’alternativa più efficace
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