Qualcuno lo venera, altri lo accusano di ogni fallimento. La verità sul leader palestinese
Maschio, bianco, religioso, abitante di una piccola città preferibilmente in campagna: è l’elettore medio di Bush
Basta un clic su internet per trovare qualcuno con cui uscire, lavorare o condividere una passione. Si tratta solo di una moda o l’idea di amicizia sta cambiando?
C’è chi gli riconosce il merito di aver tenuto viva la causa palestinese. E chi gli attribuisce ogni fallimento. Ma la verità è più complessa, scrive Amira Hass
Da capitale dello shopping a città di badanti e studenti. Una giornalista macedone racconta come sono cambiati i rapporti tra l’ex Jugoslavia e la città italiana
Sull’isola le infrastrutture sono carenti. Ma in questo arcipelago sopravvive uno dei più importanti santuari ecologici del pianeta
Ferve il dibattito sulle elezioni americane. E in particolare sul voto religioso. Secondo Christopher Hitchens, giornalista un tempo di sinistra e oggi vicino a Bush, il presidente americano sarà pure cristiano, “ma lui e l’esercito degli Stati Uniti hanno fatto per la laicità più del doppio di quanto hanno fatto tutti i laici d’America”. La ragione è semplice: si sono battuti contro l’islam totalitario e sanguinario. “L’oscena carneficina di Theo van Gogh”, scrive Hitchens, “è solo un’avvisaglia di ciò che sta per succedere a Madrid, Londra, Roma e Parigi”. Grazie mille. Mark Leijendekker, del quotidiano olandese Nrc, racconta a pagina 73 dell’apartheid tra immigrati e olandesi doc, con interi quartieri riservati ai neri. Negli Stati Uniti c’è solo una categoria che ha votato compatta per uno dei due candidati: i neri (l’89 per cento di loro ha scelto John Kerry). Forse la guerra di religione serve a nascondere una versione aggiornata della lotta di classe. Leggi
In Iran i curdi guardano all’esempio iracheno. E sognano un Kurdistan indipendente grazie all’intervento americano. Teheran li tollera ma non accetta le loro rivendicazioni
Migliaia di bambini hanno combattuto nella guerra civile in Sierra Leone. I sopravvissuti provano a dimenticare, e la cultura hip-hop li aiuta a sognare un futuro migliore
I giornali palestinesi e israeliani si preparano al dopo Arafat
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