11 luglio 1995. I soldati serbo-bosniaci uccidono settemila musulmani, traditi dalle Nazioni Unite e dall’Europa. La storia di Fatima e Damir. E di una foto che sconvolse il mondo
Di fronte alla costa egiziana, a sud di Marsa Alam, vive una colonia di delfini. La barriera corallina li protegge dagli squali ma non dai turisti, che sono ogni anno più numerosi
Cina, India, Taiwan, Silicon Valley: il viaggio del più famoso lettore di musica digitale. Un esempio positivo di globalizzazione o il segno del declino economico degli Stati Uniti?
Il leader degli zapatisti è tornato. I nemici di sempre sono nei palazzi del potere messicano e il subcomandante li vuole affrontare sul loro terreno. Accetteranno la sfida di Marcos?
Sveliamo un piccolo segreto industriale. Ci sono argomenti che, quando finiscono in copertina, ci fanno vendere un po’ meno. I Balcani, per esempio, soprattutto quando c’era la guerra. Nell’estate del 1995, a un’ora e quaranta di aereo da Milano ma in un paese lontano dagli interessi economici e strategici dell’occidente, settemila persone furono uccise in poche ore e nella disattenzione generale. Primo genocidio in Europa dalla fine della seconda guerra mondiale, fu consumato in una città che le Nazioni Unite avevano dichiarato “area protetta”. Ma la vergogna non è ancora finita, perché i responsabili di quel massacro sono tutt’oggi a piede libero. Come spiegava bene lo scrittore spagnolo Juan Goytisolo sul País, è assurdo immaginare che l’indifferenza occidentale durante il genocidio dei musulmani di Bosnia non avrà conseguenze drammatiche per tutti noi. Leggi
La repubblica islamica dell’arcipelago delle Comore è in crisi: gli aiuti della comunità internazionale diminuiscono e la povertà costringe sempre più persone a emigrare nella vicina isola francese di Mayotte
Secondo il Chicago Tribune l’imam Abu Omar, scomparso da Milano nel 2003, era un informatore della Cia. Che aveva un ottimo motivo per rapirlo
11 luglio 1995: i soldati serbo-bosniaci uccidono settemila uomini e ragazzi musulmani. La storia di Fatima e Damir. E di una fotografia che sconvolse il mondo
Era una grande campionessa d’atletica della Germania dell’Est. Ma gli steroidi hanno modificato il suo corpo per sempre
Le foto di James Nachtwey con un testo di Philip Gourevitch
Hugo Chávez usa gli enormi ricavi petroliferi del Venezuela per i programmi sociali in favore dei più poveri. Ma la spesa pubblica è più alta delle entrate. E l’oro nero presto finirà
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati