Viaggio nella città più multiculturale e cosmopolita del mondo • Dopo gli attentati: Jason Burke, Tobias Jones, Irshad Manji, David Rieff, Patrick Seale. In regalo la grande mappa etnica e religiosa di Londra
È uno dei più grandi giocatori del mondo. Vince cifre da capogiro, ma non rinuncia al sacchetto del pranzo della mamma
Gli italiani sono sparsi nella città, ma è uno dei gruppi che ha dato il maggior contributo alla Londra moderna
Dobbiamo rispondere ai terroristi riaffermando i valori fondanti della democrazia: solidarietà, pace e tolleranza
L’azienda tedesca ThyssenKrupp vuole chiudere un settore della sua acciaieria di Terni. I 3.700 operai e la città si mobilitano per evitare i licenziamenti
Dobbiamo condannare con fermezza il terrorismo. O ne saremo vittima anche noi, scrive un intellettuale palestinese di Londra
Le foto di Finbarr O’Reilly
Le misure repressive e il lavoro d’intelligence possono solo ostacolare i terroristi. Ma per sconfiggerli dobbiamo scendere a patti con loro. La storia lo insegna, scrive David Rieff
Dagli altipiani continentali alla costa, il Montenegro racchiude un immenso patrimonio di natura e di storia. Le strutture turistiche sono scarse, ma l’ospitalità generosa degli abitanti è garantita
Ecco i militanti di seconda generazione: slegati da Bin Laden colpiscono i bersagli più facili
Famiglie intere e single, ingegneri e giornalisti, camerieri e informatici, parrucchieri e broker. La capitale britannica è diventata la sesta città italiana. Leggi
La Gran Bretagna sta pagando il prezzo delle scelte politiche di Tony Blair. Ma a farne le spese, come al solito, sono i civili
La guerra in Iraq è solo un pretesto. Il vero problema sono gli estremisti islamici e la loro lettura fondamentalista del Corano
Il sociologo tedesco Ulrich Beck propone di abbandonare la parola “globalizzazione”. Meglio “cosmopolitismo”. Perché descrive in modo più efficace il contesto di reale interdipendenza in cui viviamo, con le sue opportunità (consumi e stili di vita) e i suoi rischi (il terrorismo). Il cosmopolitismo ci spinge a considerare gli altri positivamente, aggiunge Beck, senza tuttavia annullare le differenze. A Londra si parlano più di trecento lingue e convivono almeno cinquanta comunità di origini diverse. A Londra un terzo degli abitanti è nato all’estero. Per questo la città più cosmopolita del mondo è anche la nostra capitale. Che si sforza di integrare ma non pretende di assimilare. Che accetta i conflitti e cerca di risolverli. E che è così forte da accogliere i suoi stessi nemici. Perché, come ha scritto il filosofo britannico John Gray, purtroppo non abbiamo scorciatoie: “Il terrorismo non viene da fuori. Fa parte della società in cui viviamo”. Leggi
Nella capitale inglese vivono più di due milioni di stranieri che parlano trecento lingue. Senza mai dimenticare il loro paese d’origine, hanno cambiato la geografia della città e il volto di interi quartieri
Come sarebbe bello scoprire che i mali della società sono solo percepiti e non reali. Leggi
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