Reportage e fotografie da tutto il mondo. Un numero speciale di 124 pagine
“È difficile resistere alla tentazione di fare un incontro con John. Anche se l’Italia è lontana e il viaggio faticoso, ci sarò!”. È dalla prima edizione del festival di Internazionale a Ferrara che volevamo invitare John Berger. Finalmente ci siamo riusciti. Lui ha 85 anni ed è uno dei massimi intellettuali inglesi. Vive appartato nelle Alpi francesi ma è sempre in viaggio. Scrive articoli, racconti, romanzi, poesie, commedie, sceneggiature. E poi traduce e soprattutto dipinge. I suoi saggi sulla fotografia sono unanimemente considerati fondamentali. È amato da tanti, in tutto il mondo. Una sua frase apre il romanzo che ha dato il successo ad Arundhati Roy: “Mai più una storia sarà raccontata come fosse l’unica”. E alla fine di settembre sarà proprio l’autrice del Dio delle piccole cose che attraverserà un paio di continenti per venire fino a Ferrara, domenica 2 ottobre, e dialogare con Berger dei mille modi diversi di raccontare il mondo.
“Da grande voglio fare il pilota o il marinaio”. Quasi tutti i bambini liberiani sognano di fuggire. Ma dopo diciott’anni di guerra, il paese ha voglia di ricominciare. Il reportage di Zadie Smith
La straordinaria avventura di 7.200 paperelle di plastica gialla alla deriva e dell’uomo che decise di inseguirle fino all’Artico
Un viaggio in treno da Urumqi, nell’estremo occidente della Cina, a Xi’an, l’antica capitale imperiale dove cominciava la Via della seta. Le foto di Theo Volpatti
Il fumetto di Igort
Da trent’anni Fred Brophy gira l’Australia con l’ultimo boxing circus, uno spettacolo dove i pugili sfidano gli spettatori. Un divertimento per uomini duri
Discoteche, ristoranti tipici e locali pieni di ragazzi che amano il divertimento. Ritratto di Bucarest, una città caotica di giorno e che mostra tutto il suo fascino quando cala il buio
L’Azerbaigian, circondato dal Caucaso, dal mar Caspio e dall’Iran, è una delle ex repubbliche sovietiche più ricche di storia. Il racconto delle sue surreali contraddizioni
La metropoli brasiliana ha 11 milioni di abitanti e neanche una pubblicità. Da gennaio tutti i manifesti sono stati rimossi per combattere l’inquinamento visivo. Restano solo le cornici dei vecchi cartelloni. Le foto di Tony de Marco
Una mattina del 2005 Gordon Clark distrugge lo stampo con cui fabbricava le migliori tavole da surf del mondo. Cambiando per sempre la vita di milioni di surfisti
In giro per l’Inghilterra sulle tracce della spazzatura. Insieme a chi la distrugge, a chi la recupera e a chi cerca di non farcene produrre più
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