Due settimane dopo il disgelo tra Stati Uniti e Cuba le autorità cubane hanno arrestato diversi dissidenti del governo. Alcuni di loro sono stati scarcerati, ma sono comunque ai domiciliari o in libertà condizionata
Alcuni dei 53 dissidenti cubani rilasciati all’Avana il 12 gennaio come previsto dagli accordi presi con gli Stati Uniti lamentano il fatto di essere disapprovati dai loro connazionali e alla mercé delle autorità. Leggi
La sottosegretaria di stato degli Stati Uniti Roberta Jacobson andrà a Cuba il 21 e il 22 gennaio. Si tratta del primo viaggio ufficiale dopo la distensione dei rapporti diplomatici tra i due paesi. Uno degli argomenti affrontati sarà l’immigrazione. Reuters
L’artista e dissidente cubana Tania Bruguera è stata liberata ieri, dopo essere stata arresta per tre volte nel giro di una settimana. La donna è tornata a casa di sua madre, hanno confermato alcune associazioni vicine all’opposizione cubana. La polizia però non le ha ancora ridato il passaporto.
Tania Bruguera non potrà lasciare l’isola finché non cadranno le accuse nei suoi confronti di “resistenza a pubblico ufficiale”. Anche altri attivisti, arrestati insieme alla donna il 30 dicembre, sono stati rilasciati, ma non si ancora quanti. The New York Times
La polizia cubana ha arrestato ieri una decina di attivisti che manifestavano davanti alla prigione dell’Avana per chiedere la liberazione dei dissidenti fermati il 30 dicembre e detenuti nel carcere di Vivac. Tra di loro anche l’artista Tania Bruguera, già arrestata la prima volta e liberata, ora è nuovamente in carcere.
Reinaldo Escobar, marito della blogger Yoani Sánchez, era stato liberato il 31 dicembre. Reuters
Secondo il sito d’informazione diretto da Yoani Sánchez, 14ymedio, Reinaldo Escobar, marito della blogger cubana, è stato liberato. Restano agli arresti l’artista Tania Bruguera, il giornalista Víctor Ariel González, gli attivisti Antonio Rodiles ed Eliécer Ávila, il fotografo Claudio Fuentes e la sua compagna Eva Baquero.
Anche le pattuglie di polizia che stazionavano davanti alla casa di Yoani Sánchez sono state ritirate.
Gli Stati Uniti sono “profondamente preoccupati” per l’arresto di diversi dissidenti a Cuba, tra i quali il marito della blogger Yoani Sánchez, due settimane dopo l’annuncio di una distensione delle relazioni diplomatiche con l’Avana.
“Molte persone sono state portate in prigione, altre sono state poste agli arresti domiciliari”, ha confermato Elizardo Sánchez, portavoce dei dissidenti a Cuba. L’intervento della polizia era stato reso noto ieri da Yoani Sánchez attraverso il suo account Twitter.
“Siamo preoccupati dalle ultime informazioni sugli interrogatori e gli arresti di attivisti della società civile da parte delle autorità cubane”, ha dichiarato il dipartimento di stato in un comunicato stampa. “Condanniamo l’uso ripetuto della detenzione arbitraria degli attivisti con cui vengono messe a tacere le critiche e vengono ostacolate pacifiche assemblee pubbliche per intimidire i cittadini. Chiediamo al governo di Cuba di fermare questa pratica di repressione e rispettare i diritti umani universali dei cittadini”, ha aggiunto. Reuters, Askanews
La polizia cubana ha arrestato Reinaldo Escobar, marito della blogger Yoani Sánchez, e un altro oppositore del governo. Reuters
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