Sei minidocumentari di Andrea de Georgio e Luca Pistone dalle città che sono punto di partenza o tappa del viaggio dei migranti: Dakar, Bamako, Ouagadougou, Niamey, Tripoli e Lampedusa.
“Di fronte agli arrivi dei migranti, di fronte a questa umanità che attraversa Lampedusa, tu hai la possibilità di stare a casa tua, accontentarti di quello che vedi in televisione, oppure uscire e fare quello che è possibile”, dice la volontaria Paola. L’isola è un primo punto d’approdo per chi arriva dall’Africa, è la fine di una sofferenza per i migranti, ma spesso anche l’inizio di un nuovo viaggio. Leggi
“Dopo la preghiera ci hanno chiamato per metterci sulla barca. Ho visto che l’imbarcazione era piena, sovraccarica, quindi mi sono rifiutato di salire. Più tardi mi hanno detto che tutta quella gente è scomparsa. Il mare era troppo mosso. Gli ho chiesto indietro i soldi, ma hanno rifiutato”. Reportage da Tripoli, in Libia, l’ultima tappa africana dei migranti nel lungo e pericoloso viaggio verso l’Europa. Leggi
“Io sono il fratello maggiore. È arrivato per me il momento di sacrificarmi per far stare meglio gli altri. È una questione di fortuna. Qualcuno è morto, ma qualcun altro invece è arrivato. È come suicidarsi. Arrivare o morire”. Reportage da Agadez, in Niger, per capire cosa spinge i giovani africani a lasciare il proprio paese e a rischiare la vita attraversando il deserto. Leggi
“A Ouagadougou la vita è dura. Prima guadagnavo un euro e mezzo rivendendo tre vestiti, oggi non arrivo a un euro perché non c’è più mercato. È difficile anche pagare la scuola ai nostri figli”. Quattro abitanti di Ouagadougou, in Burkina Faso, raccontano cosa li spinge a lasciare il loro paese. Leggi
“Conosco molta gente che ha preso la strada dell’Europa, perché spesso qui in Mali anche se hai un mestiere non riesci a sopravvivere”, dice il musicista Ahmed. “Io vado in Europa per dei concerti ma poi torno, non ho mai pensato di restare a viverci. Da quello che ho visto, lì la vita non è facile. È completamente diversa da quello che la gente qui pensa”. Reportage da Bamako, in Mali, per capire perché i giovani africani continuano a partire. Leggi
“Se guadagnassi abbastanza lavorando qui, preferirei restare in Senegal”. Una vita nuova, la voglia di vedere cose diverse, un salario migliore, più diritti. Oltre centomila persone hanno percorso le rotte dell’Africa occidentale nel 2015, secondo i dati dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni, per cercare di raggiungere l’Europa. Reportage da Dakar, in Senegal, per capire perché i giovani vogliono partire. Leggi
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