Ahmed Awad bin Mubarak era stato sequestrato il 17 gennaio. Secondo un portavoce dei ribelli, la sua liberazione è stata senza condizioni, in segno di distensione
Decine di manifestanti che partecipavano a una manifestazione a Sanaa, la capitale dello Yemen, sono stati dispersi dai ribelli houthi che controllano la città. I ribelli hanno sparato in aria e hanno caricato la folla che protestava contro la crisi del paese, culminata nelle dimissioni del governo e del presidente.
Negli scontri dieci persone sono state ferite in modo non grave e i ribelli hanno arrestato diversi manifestanti e giornalisti. Il giornale yemenita Source online ha fatto sapere che uno dei suoi giornalisti è nelle mani degli houthi e che ritiene il gruppo responsabile della sua sicurezza. Ap, Al Jazeera
Le milizie sciite houthi hanno liberato Ahmed Awad bin Mubarak, il capo di gabinetto del presidente, il cui sequestro il 17 gennaio aveva fatto precipitare lo Yemen in una crisi politica che ha portato alle dimissioni del governo e del presidente.
Un portavoce dei ribelli ha specificato che Mubarak è stato liberato senza condizioni in segno di distensione. Reuters
Un portavoce del movimento sciita houthi nello Yemen ha specificato che Ahmed Awad bin Mubarak, il capo di gabinetto del presidente sequestrato il 17 gennaio, non è ancora stato liberato, ma lo sarà “entro poche ore”. Reuters
Nello Yemen i ribelli sciiti houthi hanno liberato Ahmed Awad bin Mubarak, il capo di gabinetto del presidente che avevano sequestrato il 17 gennaio. Reuters
Gli Stati Uniti hanno chiuso al pubblico la loro ambasciata nello Yemen fino a nuovo ordine. Lo ha annunciato la rappresentanza diplomatica in una nota, con la motivazione di un “eccesso di cauzione e attenzione per i nostri dipendenti e per chiunque altro possa visitare l’ambasciata”. Reuters
Diversi colpi di arma da fuoco sono stati sparati domenica 25 gennaio nella capitale yemenita, dove le milizie sciite houthi hanno preso il controllo della città. I ribelli hanno sparato in aria per disperdere una folla di manifestanti riunita per protestare contro l’assedio al palazzo presidenziale.
Il parlamento ha rinviato a una data non definita la sessione d’emergenza per discutere delle dimissioni del presidente Abd Rabbo Mansur Hadi del governo. Afp
Il presidente dello Yemen Abdu Rabbu Mansour Hadi ha rassegnato le dimissioni, lasciando il paese senza guida. Qualche ora prima anche il governo aveva presentato le sue dimissioni.
Un funzionario delle Nazioni Unite ha confermato le dimissioni del presidente avvenute dopo un incontro con i ribelli houthi. Ieri il presidente aveva annunciato di aver trovato un accordo con i ribelli per mettere fine ai combattimenti e alla crisi politica nel paese. I ribelli controllano gran parte della capitale Sanaa e molte aree del nord dello Yemen. The New York Times
Il presidente yemenita Abd Rabbu Mansour Hadi si è dimesso, secondo una fonte governativa. Ma secondo la tv Al Arabiya, il parlamento avrebbe respinto le dimissioni del presidente.
Qualche ora prima il primo ministro Khaled Baha ha rimesso il suo mandato nelle mani di Hadi sostenendo di non voler essere trascinato in un “labirinto politico senza uscita”. Il riferimento sembra essere alla tregua in via di definizione tra il presidente e i ribelli houthi. Reuters
Il presidente dello Yemen Abd Rabbu Mansour Hadi si è dimesso. Afp
Il governo yemenita ha presentato le sue dimissioni al presidente Abd Rabbo Mansur Hadi. Non è ancora noto se Hadi ha accettato le dimissioni. Il governo del primo ministro Khaled Bahah, composto da tecnocrati e politici di diversi partiti, è stato nominato lo scorso novembre e ha ricevuto il voto di fiducia il mese successivo. Reuters
Nonostante l’accordo tra il presidente dello Yemen Abd Rabbo Mansur Had e i ribelli sciiti houthi per fermare gli scontri a Sanaa, Ahmed Awad bin Mubarak, il capo di gabinetto del presidente rapito il 18 gennaio, non è ancora stato liberato.
Lo denuncia la ministra dell’informazione yemenita Nadia Sakkaf, secondo cui la strategia dei ribelli è quella di “prendere tempo” per ottenere condizioni più favorevoli nei negoziati con il governo.
L’aeroporto e il porto di Aden, nel sud dello Yemen, sono stati riaperti dopo che il presidente Abd Rabbo Mansur Hadi ha trovato un accordo per fermare gli scontri con i ribelli sciiti houthi che avevano occupato il palazzo presidenziale. L’aeroporto di Aden era stato chiuso per protestare contro il tentativo di colpo di stato. Reuters
Il presidente dello Yemen Abd Rabbu Mansour Hadi ha detto di essere pronto a fare alcune concessioni ai ribelli houthi che chiedono la riforma della costituzione e di entrare a far parte del governo. Il presidente ha detto che i ribelli houthi hanno il diritto di assumere cariche dirigenziali in tutte le istituzioni del paese. In cambio i ribelli hanno detto di essere disposti a rilasciare il capo di gabinetto del presidente che è stato rapito il 18 gennaio e a ritirarsi dai palazzi del potere occupati a Sanaa. Reuters
Secondo i mezzi d’informazione dello Yemen, il presidente e i ribelli sciiti stanno trattando una tregua per uscire dalla crisi politica del paese. Afp
Sono 35 le persone morte e 94 quelle rimaste ferite durante gli scontri che ci sono stati tra il 19 e il 20 gennaio a Sanaa, nello Yemen, tra i miliziani sciiti e le forze di sicurezza.
Il 19 gennaio i ribelli sciiti houthi hanno attaccato il palazzo presidenziale nella capitale del paese, in un tentativo di colpo di stato. Afp
Le sei monarchie arabe del Golfo hanno espresso il loro sostegno al presidente dello Yemen Abd Rabbo Mansour Hadi e hanno accusato i ribelli sciiti houthi di aver condotto un “colpo di stato contro il potere legittimo” prendendo il controllo del palazzo presidenziale.
Una fonte vicina alla presidenza ha rivelato che Hadi terrà una riunione con tutte le forze politiche compresa la milizia sciita Ansaruallah, in presenza del rappresentante delle Nazioni Unite. Il presidente dovrebbe rivelare anche alcune decisioni prese per rispondere alle rivendicazioni presentate dagli houthi che chiedono di mettere in atto l’accordo sulla modifica costituzionale e sulla condivisione del potere firmato a settembre. Afp, Reuters
Gli scontri degli ultimi giorni a Sanaa sono l’ultimo capitolo del conflitto regionale tra sunniti e sciiti. Ma anche il risultato di forti tensioni locali, legate alla storia di un paese sempre più importante dal punto di vista strategico. Leggi
Il consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha condannato l’attacco contro il palazzo presidenziale dei ribelli houthi a Sanaa, esprimendo il suo sostegno al presidente dello Yemen Abd Rabbo Mansour Hadi.
In una dichiarazione adottata all’unanimità, il consiglio ha sottolineato che Hadi è “l’autorità legittima” del paese, e deve essere sostenuto da “tutti i partiti e gli attori politici”. Afp
I ribelli yemeniti hanno preso il pieno controllo del palazzo presidenziale nella capitale Sanaa dopo un breve scontro con le guardie di sicurezza. Anche la residenza del presidente Abd Rabbu Mansour Hadi è stata attaccata dai ribelli, ma il capo dello stato starebbe in buone condizioni.
In un discorso alla televisione, il leader del movimento houthi, Abdul Malik al Houthi, ha criticato il governo guidato da Hadi, accusandolo di aver difeso la corruzione e di essersi rifiutato di mandare l’esercito a combattere contro Al Qaeda. Al Houthi ha detto che i ribelli prenderanno tutte le misure necessarie per proteggere l’accordo di pace firmato il 21 settembre e che “tutte le opzioni sono aperte”. Afp, Al Jazeera
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