La Giordania ha dichiarato di aver lanciato un raid aereo contro obiettivi dello Stato islamico a Raqqa, in Siria, per la prima volta da quando il gruppo jihadista ha pubblicato il video dell’uccisione del pilota Moaz al Kasasbeh
L’aviazione della Giordania ha annunciato di aver condotto 56 raid aerei contro le postazioni del gruppo Stato islamico nel nordest della Siria in tre giorni. Gli attacchi sono una ritorsione contro l’uccisione del pilota giordano, ostaggio dei jihadisti dal 24 dicembre.
In una conferenza stampa, il capo dell’aviazione giordana ha detto che i raid hanno distrutto centri logistici, depositi di armi e nascondigli dei combattenti. Reuters
La televisione di stato giordana ha mostrato il decollo di decine di aerei da guerra da una base militare diretti a colpire le postazioni del gruppo Stato islamico nell’est della Siria, per vendicare l’uccisione del pilota preso in ostaggio dai jihadisti. Leggi
La Giordania ha dichiarato di aver lanciato un raid aereo contro obiettivi dello Stato islamico a Raqqa, in Siria, per la prima volta da quando il gruppo jihadista ha pubblicato il video dell’uccisione del pilota Moaz al Kasasbeh. Nelle stesse ore il re di Giordania, Abdullah II, ha fatto visita alla famiglia del pilota. La Giordania fa parte della coalizione contro lo Stato islamico, guidata dagli Stati Uniti. Bbc
Il re di Giordania Abdullah II ha promesso una risposta severa contro il gruppo Stato islamico nel suo territorio. Lo ha detto in un discorso durante una riunione di alti responsabili della sicurezza del regno, riferito dalla televisione di stato.
“Dichiariamo questa guerra per proteggere la nostra fede, i nostri valori e i nostri principi umani e la guerra sarà implacabile e li colpirà sul loro stesso terreno”, ha detto il re. Dopo la notizia dell’uccisione del pilota Moaz al Kasasbeh da parte del gruppo Stato islamico, re Abdullah II ha interrotto un viaggio negli Stati Uniti ed è tornato in Giordania. Afp, Reuters
La Giordania ha eseguito la condanna a morte di Sajida al Rishawi, la donna irachena che il gruppo Stato islamico aveva chiesto “in cambio” del pilota giordano Moaz al Kasasbeh. L’esercito aveva promesso di vendicare la morte del pilota ucciso il 3 gennaio dal gruppo terroristico che ha pubblicato il video dell’esecuzione un mese dopo, il 3 febbraio.
Sajida al Rishawi era stata condannata per il suo coinvolgimento in tre attentati nel 2005 ad Amman, in cui sono morte almeno 57 persone.
Insieme a Rishawi è stata eseguita la condanna a morte di un altro prigioniero iracheno, condannato nel 2008 per la sua appartenenza ad Al Qaeda. Reuters
La condanna a morte della terrorista irachena Sajida al Rishawi, detenuta in Giordania, sarà eseguita domani all’alba. Lo dichiara una fonte anonima della sicurezza giordana. Poche ore fa l’esercito aveva promesso di vendicare la morte del pilota giordano Moaz al Kasasbeh, ucciso dal gruppo Stato islamico.
Sajida al Rishawi è stata condannata a morte per il suo coinvolgimento in tre attentati suicidi nel 2005 ad Amman. La sua liberazione era stata posta come condizione dallo Stato islamico per risparmiare la vita a Moaz al Kasasbeh e al giornalista giapponese Kenji Goto. Afp
L’esercito giordano ha promesso di vendicare l’uccisione del pilota da parte del gruppo Stato islamico. “La vendetta sarà grande quanto la calamità che ha colpito la Giordania”, ha detto in un discorso in televisione il portavoce dell’esercito, colonnello Mamdouh al Ameri. Reuters
Il governo giordano ha confermato l’uccisione del pilota Moaz al Kasasbeh da parte dei jihadisti dello Stato islamico. I servizi segreti degli Stati Uniti stanno valutando l’autenticità del video che mostrerebbe la morte dell’ostaggio, chiuso in una gabbia e bruciato vivo.
Secondo la televisione di stato giordana, il pilota è stato ucciso un mese fa. Negli ultimi giorni Amman ha invano chiesto ai jihadisti una prova che il pilota fosse ancora in vita, per procedere a uno scambio con una terrorista irachena condannata a morte in Giordania.
Moaz al Kasasbeh era stato catturato dai jihadisti il 24 dicembre quando il suo aereo era stato abbattuto nella provincia di Raqqa, nel nord della Siria. Stava partecipando a una missione in sostegno della coalizione guidata dagli Stati Uniti contro il gruppo Stato islamico. Reuters, Bbc
La Giordania conferma che il pilota preso in ostaggio dal gruppo Stato islamico in Siria è stato ucciso. Reuters
I jihadisti dello Stato islamico affermano di aver bruciato vivo il pilota giordano che avevano preso in ostaggio in Siria il 24 dicembre. Lo dimostrerebbe un video. La notizia non è stata confermata dalle autorità. Afp
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati