Il presidente ha annunciato che il rischio contagio è diminuito, quindi saranno eliminate le restrizioni di movimento all’interno del paese
Il presidente della Sierra Leone Ernest Bai Koroma ha dichiarato che tutte le restrizioni ai movimenti della popolazione nel paese sono state revocate per sostenere la ripresa delle attività economiche. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità i casi di contagio sono in diminuzione sia in Sierra Leone che in Liberia e in Guinea, gli altri paesi tra i più colpiti dall’epidemia in Africa occidentale.
A partire da marzo sarà eliminato anche l’indennizzo di rischio percepito dal personale sanitario impegnato nella lotta contro il virus, che in alcuni casi poteva arrivare fino a 102€ a settimana. Afp
Il presidente della Sierra Leone Ernest Bai Koroma ha annunciato che sarà avviata un’operazione per cercare casa per casa i malati di ebola. Tra le misure per “rompere la catena della trasmissione” rientrano anche la sospensione del mercato della domenica, la limitazione dei viaggi tra i distretti e la riduzione degli orari di apertura dei negozi. Il 12 dicembre era stata decisa anche la sospensione di qualsiasi celebrazione pubblica per Natale e capodanno.
La Sierra Leone è uno dei paesi più colpiti dal virus dell’ebola e nelle ultime due settimane la metà delle infezioni sono state registrate nella capitale. Bbc
La Sierra Leone ha sospeso qualsiasi celebrazione pubblica per Natale e capodanno a causa della diffusione del virus ebola. L’ha annunciato Palo Conteh, direttore del centro nazionale per la lotta contro le epidemie (Nerc).
Palo Conteh ha aggiunto : “Alcuni soldati saranno schierati per le strade per impedire che si tengano delle feste”. Afp
La Spagna ufficialmente libera dal virus ebola. Lo confermano quarantadue giorni di risultati negativi dei test effettuati sull’infermiera che aveva contratto la malattia in Sierra Leone. Afp
La Sierra Leone non ha abbastanza letti per isolare i malati di ebola nell’ovest del paese, ma saranno aperti presto nuovi reparti. Lo ha annunciato Bruce Aylward dell’Organizzazione mondiale della sanità. Reuters
Gli addetti alla sepoltura della città di Kenema, in Sierra Leone, hanno abbandonato dei cadaveri in pubblico per protestare contro i mancati pagamenti delle indennità che avevano concordato per maneggiare i corpi delle vittime dell’ebola.
I lavoratori, che erano entrati in sciopero, hanno lasciato quindici corpi davanti all’ospedale principale della città. Sidi Yahya Tunis, portavoce del centro nazionale per la risposta all’ebola, legato al governo, ha detto che i lavoratori sono stati licenziati per aver trattato i cadaveri in modo disumano. Ha poi aggiunto che ci sarà un’indagine per capire i motivi delle mancate retribuzioni, dato che sia il governo sia la Banca mondiale avevano destinato dei fondi ai lavori ad alto rischio nel settore sanitario. Bbc
Centinaia di operatori sanitari sono entrati in sciopero a Bandajuma, in Sierra Leone, nell’unica clinica specializzata per il trattamento dell’ebola nel paese. Gli operatori protestano perché il governo non ha pagato i cento dollari settimanali di premio, accordati agli operatori per la pericolosità del loro lavoro. Bbc
Il presidente della Sierra Leone Ernest Bai Koroma ha annunciato una forte ristrutturazione della squadra che si occupa di combattere la diffusione del virus ebola nel apese.
Ernest Bai Koroma ha aggiunto che verrà un creato un nuovo organismo nazionale di controllo, che farà rapporto direttamente a lui. Bbc
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