Gli addetti alla sepoltura della città di Kenema, in Sierra Leone, hanno abbandonato dei cadaveri in pubblico per protestare contro i mancati pagamenti delle indennità che avevano concordato per maneggiare i corpi delle vittime dell’ebola.
I lavoratori, che erano entrati in sciopero, hanno lasciato quindici corpi davanti all’ospedale principale della città. Sidi Yahya Tunis, portavoce del centro nazionale per la risposta all’ebola, legato al governo, ha detto che i lavoratori sono stati licenziati per aver trattato i cadaveri in modo disumano. Ha poi aggiunto che ci sarà un’indagine per capire i motivi delle mancate retribuzioni, dato che sia il governo sia la Banca mondiale avevano destinato dei fondi ai lavori ad alto rischio nel settore sanitario. Bbc
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it