Il 19 dicembre le ong Human rights watch (Hrw) e Medici senza frontiere (Msf) hanno messo sotto accusa la condotta di guerra israeliana nella Striscia di Gaza, denunciando rispettivamente “atti di genocidio” e “pulizia etnica”. Leggi
La fine del regime siriano di Bashar al Assad avrà effetti in tutta la regione. E stravolgerà l’ordine politico basato sulla forza dell’Iran Leggi
Il 15 dicembre il governo israeliano ha approvato un piano per raddoppiare la popolazione nella parte del Golan siriano occupata da Israele, ma afferma di non essere interessato a entrare in conflitto con la Siria. Leggi
Il 13 dicembre il ministro della difesa israeliano Israel Katz ha ordinato all’esercito di prepararsi a restare per tutto l’inverno in una zona cuscinetto in Siria, al confine con le alture del Golan annesse da Israele. Leggi
La difesa civile della Striscia di Gaza ha affermato che quattro attacchi condotti dall’esercito israeliano hanno ucciso almeno trentatré persone, tra cui dodici agenti incaricati di garantire la sicurezza dei camion con gli aiuti umanitari. Leggi
Ci sono molte incognite, a partire dal gruppo che ha guidato la rivolta: Hayat tahrir al Sham (Hts), che nonostante la sua immagine ripulita rimane una formazione jihadista… Leggi
L’11 dicembre il nuovo primo ministro ad interim Mohammed al Bashir ha affermato che la coalizione ribelle a guida islamica radicale che ha rovesciato il regime di Bashar al Assad garantirà i diritti di tutte le confessioni religiose. Leggi
L’11 dicembre si è aperto ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, il processo a cinque uomini accusati di aver aggredito dei tifosi israeliani dopo una partita di Europa league tra l’Ajax e il Maccabi Tel Aviv a novembre. Leggi
I ribelli siriani che hanno rovesciato il regime di Bashar al Assad hanno annunciato il 10 dicembre di aver nominato Mohammed al Bashir primo ministro di un governo di transizione. Leggi
Il 10 dicembre il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è arrivato in tribunale a Tel Aviv per la ripresa del suo processo per corruzione. È il primo capo di governo israeliano in carica ad affrontare un processo penale. Leggi
Il 6 novembre la polizia australiana ha annunciato che due persone sono ricercate per aver appiccato prima dell’alba un incendio in una sinagoga di Melbourne, nel sudest dell’Australia. Leggi
Gli attacchi di Hamas e la guerra d’Israele a Gaza sono una dolorosa sconfitta anche per gli israeliani di sinistra, scrive Amira Hass Leggi
Per alcuni mesi gli attentati del 7 ottobre hanno rappresentato una frattura simbolica, ma non strategica, per il Medio Oriente. Non c’è stata una ripresa del processo… Leggi
L’attivista Angela Davis riflette sull’impegno politico. E su come le battaglie per la giustizia negli Stati Uniti e in tutto il mondo siano legate alla lotta per la liberazione della Palestina Leggi
Nove persone sono morte nei raid dell’esercito di Tel Aviv contro alcuni villaggi nel sud del Libano, ma secondo il governo statunitense “il cessate il fuoco tra Israele ed Hezbollah sta tenendo”. Leggi
Il cessate il fuoco non ferma le tensioni in Medio Oriente. Lo stato ebraico vuole eliminare il traffico di armi iraniane dal paese di Assad verso Hezbollah e impedire a Teheran di avere la bomba nucleare. In attesa dell’arrivo di Trump. Leggi
La richiesta della Corte penale internazionale non peserà solo sui leader di Israele ma anche sui paesi occidentali. Chi difende i diritti umani l’ha accolta con favore Leggi
Ora che è stato siglato un cessate il fuoco tra Libano e Israele, è arrivato il momento di capire chi ci perde e chi ci guadagna. Leggi
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