Il 7 aprile la Mezzaluna rossa palestinese ha affermato che i soccorritori e gli operatori umanitari uccisi il 23 marzo a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, sono stati colpiti dai soldati israeliani “con l’intenzione di uccidere”.

“La Mezzaluna rossa e la difesa civile della Striscia di Gaza hanno condotto un’autopsia. Non possiamo dire tutto ciò che sappiamo, ma è emerso che tutte le vittime sono state colpite nella parte superiore del corpo, con l’intenzione di uccidere”, ha dichiarato Yunis al Khatib, il presidente della Mezzaluna rossa, durante una conferenza stampa a Ramallah, in Cisgiordania.

“Chiediamo un’inchiesta internazionale sulle circostanze di quest’omicidio deliberato di soccorritori e operatori umanitari”, ha aggiunto.

Il 23 marzo quindici persone – otto paramedici della Mezzaluna rossa, sei membri della difesa civile e un dipendente dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) – erano state uccise a colpi di arma da fuoco nel corso di un’operazione israeliana contro alcune ambulanze. Secondo l’esercito israeliano, i soldati avevano aperto il fuoco contro dei “terroristi”.

La strage aveva poi suscitato forti reazioni in tutto il mondo.

“L’esercito israeliano ha avviato un’indagine per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente del 23 marzo 2025”, aveva dichiarato il 3 aprile all’Afp Nadav Shoshani, un portavoce militare.

Secondo Shoshani, i soldati avevano aperto il fuoco su veicoli non identificati che procedevano con i lampeggianti spenti, un’affermazione che la Mezzaluna rossa ha subito smentito.

Un video recuperato dal cellulare di uno dei soccorritori uccisi mostra chiaramente che le ambulanze avevano i lampeggianti accesi nel momento in cui partono gli spari.

I corpi delle vittime sono stati trovati alcuni giorni dopo sepolti nella sabbia vicino a Rafah.

Jonathan Whittall, direttore dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha) nei Territori palestinesi, ha dichiarato che le vittime “indossavano ancora l’uniforme e i guanti quando sono state trovate in una fossa comune”.

Il convoglio stava rispondendo a una richiesta d’aiuto dopo un bombardamento israeliano, ha affermato la Mezzaluna rossa.