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Quest’anno 281 operatori umanitari sono stati uccisi nel mondo (quasi tutti nella Striscia di Gaza), il dato più alto da quando sono cominciate le rilevazioni, hanno avvertito il 22 novembre le Nazioni Unite. Leggi
Il 21 novembre 43 persone, tra cui sette donne e tre bambini, sono morte in un attacco condotto contro due convogli della polizia che scortavano famiglie sciite nel nordovest del Pakistan, secondo un nuovo bilancio fornito il 22 novembre. Leggi
Il 22 novembre l’Iran ha annunciato di aver messo in servizio delle “centrifughe di nuova generazione” in risposta all’adozione di una risoluzione internazionale che esprime forte preoccupazione per le attività nucleari di Teheran. Leggi
Dopo due settimane di trattative infruttuose, le delegazioni di quasi duecento paesi sono in attesa di una bozza finale di accordo sui finanziamenti ai paesi in via di sviluppo nell’ultimo giorno della conferenza delle Nazioni Unite sul clima. Leggi
Il 21 novembre il presidente eletto Donald Trump ha scelto la giurista Pam Bondi come procuratrice generale degli Stati Uniti, a capo del dipartimento della giustizia, in sostituzione di Matt Gaetz, che aveva rinunciato poche ore prima. Leggi
Almeno quattro turisti stranieri sono morti a Vang Vieng, una città del Laos molto frequentata dai viaggiatori con lo zaino in spalla, dopo aver bevuto dell’alcol contaminato con il metanolo. Leggi
Il 21 novembre la Corte penale internazionale (Cpi) ha emesso mandati d’arresto per crimini di guerra e crimini contro l’umanità nei confronti del primo ministro israeliano, di Yoav Gallant e di Mohammad Deif. Leggi
Il 21 novembre l’Ucraina ha accusato la Russia di aver lanciato per la prima volta contro il suo territorio un missile intercontinentale, anche se privo di testata nucleare, in un momento di tensioni crescenti tra Mosca e l’occidente. Leggi
La difesa civile della Striscia di Gaza ha annunciato che ventidue persone sono morte nella notte in un bombardamento israeliano sulla città di Gaza, mentre fonti mediche hanno riferito di decine di vittime in un altro attacco. Leggi
Il 20 novembre il presidente della camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, Mike Johnson, ha stabilito che la prima deputata transgender nella storia del paese non potrà usare i bagni delle donne. Leggi
Il 20 novembre gli Stati Uniti hanno messo il veto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a una risoluzione che chiedeva un cessate il fuoco “immediato, incondizionato e permanente” nella Striscia di Gaza. Leggi
Il 20 novembre la Corte penale internazionale (Cpi) ha condannato un jihadista maliano a dieci anni di prigione per crimini di guerra e contro l’umanità commessi tra il 2012 e il 2013 nella città santa di Timbuctù, in Mali. Leggi
Il 20 novembre l’oppositore ugandese Kizza Besigye è comparso davanti a una corte marziale della capitale Kampala. Poche ore prima la moglie aveva deunciato il suo “rapimento” in Kenya. Leggi
Quattro militari, tra cui un collaboratore dell’ex presidente di estrema destra Jair Bolsonaro, sono stati arrestati con l’accusa di aver messo a punto nel 2022 un piano per assassinare l’attuale capo dello stato Luiz Inácio Lula da Silva. Leggi
Il 20 novembre è in corso in Grecia uno sciopero generale di ventiquattr’ore, che ha coinvolto anche il settore dei trasporti, per chiedere misure contro l’alto costo della vita e per “garantire una vita dignitosa ai lavoratori”. Leggi
Il 19 novembre il presidente eletto statunitense Donald Trump ha annunciato la nomina a segretaria all’istruzione di Linda McMahon, ex presidente e amministratrice delegata dell’azienda di wrestling Wwe. Leggi
Due cavi per le telecomunicazioni sono stati danneggiati nel mar Baltico nel giro di quarantott’ore, uno tra la Finlandia e la Germania e l’altro tra la Svezia e la Lituania, alimentando i sospetti di un sabotaggio russo. Leggi
Il 19 novembre la Russia ha accusato Kiev di aver lanciato, per la prima volta dall’inizio della guerra, sei missili statunitensi Atacms contro un sito militare nella regione russa di Brjansk, che confina con l’Ucraina. Leggi
Il 19 novembre circa 35mila persone hanno partecipato a una manifestazione davanti al parlamento a Wellington per difendere i diritti degli indigeni maori e contestare un progetto di revisione del trattato istitutivo del paese. Leggi
Il 18 novembre la Russia ha messo il veto a una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chiedeva la fine immediata delle ostilità in Sudan, dove dall’aprile 2023 infuria una guerra civile. Leggi
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