Il 14 aprile l’Unione europea ha annunciato un aiuto finanziario da 1,6 miliardi di euro ai palestinesi, di cui più del 50 per cento destinato a rafforzare l’Autorità nazionale palestinese (Anp).
“Abbiamo deciso di aumentare il sostegno al popolo palestinese, stanziando 1,6 miliardi di euro entro il 2027 che contribuiranno a stabilizzare la Cisgiordania e la Striscia di Gaza”, ha dichiarato sul social network X Kaja Kallas, la responsabile della diplomazia europea.
Circa 620 milioni di euro sotto forma di donazioni saranno destinati al bilancio dell’Anp, mentre 576 milioni serviranno a finanziare progetti in Cisgiordania e a Gaza, non appena la situazione lo permetterà.
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Sono previsti anche prestiti per un valore totale di quattrocento milioni di euro, attraverso la Banca europea per gli investimenti (Bei).
La Commissione europea ha inoltre affermato di voler lanciare una piattaforma per i donatori, che permetterà di mobilitare ulteriori fondi per i palestinesi.
Il pomeriggio del 14 aprile è previsto un incontro in Lussemburgo tra il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa e i ministri dei ventisette per fare il punto della situazione, anche sulle riforme chieste dall’Ue.
Bruxelles punta a rafforzare l’Anp nell’ambito della soluzione a due stati del conflitto israelo-palestinese, nonostante l’opposizione d’Israele.
Nel luglio scorso Bruxelles aveva annunciato un aiuto da quattrocento milioni di euro per i palestinesi, condizionandone però lo sblocco a una profonda riforma dell’Anp.
“Questa è molto importante perché in futuro l’Anp dovrebbe governare non solo la Cisgiordania, ma anche Gaza”, ha spiegato Kallas, aggiungendo che alcuni passi avanti sono già stati fatti, soprattutto in campo sociale.
Vari ministri europei hanno chiesto il ripristino della tregua nella Striscia di Gaza, dove la situazione continua ad aggravarsi.
Intanto, il 14 aprile il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato al presidente palestinese Abu Mazen che bisogna “allontanare” Hamas da Gaza e “riformare” l’Anp per “avanzare verso una soluzione a due stati”.