La legge vietava tutti i raduni politici e concedeva ai militari il potere arbitrario di arresto e detenzione
La giunta militare al potere in Thailandia ha sospeso la legge marziale, dopo aver ricevuto il permesso dal re Bhumibol Adulyadej. I militari l’hanno annunciato in in video messaggio trasmesso dalla televisione di stato. La legge marziale era stata imposta pochi giorni dopo il colpo di stato, avvenuto il 22 maggio 2014 in seguito alle violente manifestazioni avvenute a Bangkok, che hanno causato 28 morti. Reuters
Il primo ministro Prayuth Chan-ocha ha annunciato di aver chiesto al re Bhumibol Adulyadej il permesso di revocare la legge marziale. Il regime è in vigore dal maggio del 2014, dopo un colpo di stato guidato da Chan-ocha in seguito a mesi di disordini e tensioni che hanno causato la morte di quasi trenta persone.
La legge vieta tutti i raduni politici e concede ai militari il potere arbitrario di arresto e detenzione. Il primo ministro ha dichiarato che al posto della legge marziale entrerà in vigore l’articolo 44 della costituzione ad interim. Reuters
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati