Per gli effetti del quantitative easing (qe) la moneta unica europea continua a cedere valore rispetto al dollaro. È arrivata questa mattina sotto la soglia di 1,06, toccando il livello minimo di 1,0581, per la prima volta dal marzo 2003. Già ieri era scesa sotto la quota di 1,08
Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea, ha detto che “la reazione riscontrata sui mercati all’avvio del piano di allentamento quantitativo varato il 9 marzo dalla Banca centrale europea dimostra che il piano di acquisti funziona” e che la Bce “è in grado di stabilizzare l’inflazione”.
Intervenendo oggi a un convegno a Francoforte, commentando il quantitative easing, il programma di acquisto di titoli con cui l’istituto si propone di contrastare la deflazione nell’eurozona e di rilanciare l’economia, Draghi ha aggiunto che l’inflazione dell’area euro “resterà molto bassa o a livelli negativi nei prossimi mesi, successivamente segnerà una graduale ripresa”.
L’euro è sceso oggi sotto quota 1,06 nei confronti del dollaro. Gli investitori hanno approvato l’indebolimento della moneta che rappresenta un rafforzamento competitivo per le esportazioni dalla zona euro. Le borse europee, tra cui Milano, Parigi e Francoforte, hanno registrato rialzi. Askanews, Ansa, La Repubblica
L’euro continua a cedere valore rispetto al dollaro, arrivando negli scambi di questa mattina sotto la soglia di 1,06, toccando il livello minimo di 1,0581, per la prima volta dal marzo 2003. Già ieri era sceso sotto la quota di 1,08. Si tratta degli effetti del quantitative easing (qe) annunciato e lanciato dalla Banca centrale europea. Askanews, Il Sole 24 Ore
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