Il commissario europeo ha scritto al ministro dell’economia italiano Pier Carlo Padoan per chiedere chiarimenti sulla finanziaria, Padoan ha risposto annunciando una riduzione del deficit strutturale.
La Commissione europea non ha identificato nessun problema serio nei bilanci dei 18 paesi della zona euro e non chiederà a nessuno stato membro di rivedere il suo bilancio, nemmeno alla Francia e all’Italia.
Il commissario europeo per gli affari economici Jyrki Katainen ha detto in un comunicato:
Afp
Il ministro dell’economia italiana Pier Carlo Padoan ha risposto con una lettera (la traduzione in italiano) al vicepresidente della Commissione europea Jyrki Katainen che aveva chiesto all’Italia chiarimenti sulla legge di stabilità.
Padoan ha annunciato un pacchetto di misure per ridurre di 0,3 punti il deficit strutturale italiano nel 2015.
Le misure annunciate riguardano 4,5 miliardi di euro: 3,3 miliardi verranno presi dal fondo per la riduzione delle tasse; 0,5 miliardi dai fondi per i cofinanziamenti dell’Unione europea; 0,73 miliardi da un’estensione alla vendita al dettaglio del regime dell’autofatturazione dell’Iva. Ansa
La lettera inviata dalla Commissione europea all’Italia, in cui si segnalava un “allontanamento significativo” dagli obiettivi concordati rispetto alla legge di stabilità e in cui si chiedevano spiegazioni, ha portato il 23 ottobre a uno scontro tra José Barroso, presidente della Commissione europea, e il presidente del consiglio Matteo Renzi.
“Stiamo discutendo di uno o due miliardi di differenza, possiamo metterli anche domattina, corrispondono a un piccolissimo sforzo”, ha dichiarato il premier italiano al suo arrivo al vertice dei leader europei a Bruxelles.
All’origine dello scontro la decisione dell’Italia di pubblicare la lettera ritenuta “strettamente confidenziale” da Barroso e invece divulgata dal sito del ministero dell’economia.
I richiami fatti all’Italia sono due.
Il primo riguarda la decisione italiana di rinviare al 2017 invece che al 2015 l’obiettivo di medio termine, cioè il pareggio di bilancio.
Per la Commissione l’aggiustamento strutturale della finanziaria italiana è insufficiente, infatti la legge prevede un aggiustamento dello 0,1 per cento mentre l’Europa raccomandava lo 0,7 per cento.
Il secondo punto riguarda il fatto che con questo aggiustamento strutturale viene meno “l’aderenza alle regole transitorie sul debito, poiché tale requisito è addirittura ancora più stringente”.
Sostanzialmente il debito italiano aumenta invece di diminuire e l’aggiustamento non basta, in questo modo l’Italia rischia una procedura disciplinare per il debito troppo alto.
Matteo Renzi ha risposto alla lettera lanciando una sfida a Barroso: “In questo palazzo è finito il tempo delle lettere segrete. D’ora in poi vigerà la regola della chiarezza e della trasparenza sui rapporti con Bruxelles: pubblicheremo anche le spese dell’Europa e sarà divertente”. Ansa
José Barroso, presidente della Commissione europea, ha dichiarato:
Ansa
Il commissario uscente per gli affari economici e monetari dell’Unione europea, Jyrki Katainen, ha scritto al ministro dell’economia italiano Pier Carlo Padoan chiedendo di spiegare “perché l’Italia ha in programma di non rispettare il patto di stabilità nel 2015” e “come assicurerà un pieno rispetto degli obblighi della politica di bilancio nel 2015”. Katainen si aspetta una risposta entro il 24 ottobre.
“Il governo italiano risponderà alla richiesta di chiarimento entro domani”, ha fatto sapere il ministero dell’economia. Ansa
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati