Una serie di video del Guardian sui temi più discussi della nostra società.
“Il successo di Macron è essenziale per evitare che l’Unione europea diventi il capro espiatorio per i malesseri del continente”, dice Jon Henley del Guardian. Leggi
“I conservatori britannici considerano illegittima ogni forma di opposizione”, dice il giornalista Paul Mason. “Un modo di fare tipico delle dittature”. Il video. Leggi
“Spesso pensiamo che le persone grasse siano anche benestanti”, dice la scrittrice Kathleen Kerridge. “Ma non è vero”. Il video del Guardian. Leggi
“Le armi atomiche mantengono Kim Jong-un al potere e la tecnologia della Corea del Nord sta migliorando rapidamente”, dice la giornalista del Guardian Tania Branigan. “Il leader nordcoreano non rinuncerà mai al suo programma nucleare ma alle giuste condizioni potrebbe accettare di congelarlo”. Il video del Guardian. Leggi
“Nel 2010 l’86 per cento dei tagli al bilancio dello stato hanno riguardato le donne”, dice Shami Chakrabarti, giurista e politica laburista britannica. “L’austerità è un problema soprattutto per le donne, perché guadagnano meno, dipendono di più dai sussidi e hanno più probabilità di essere genitori single”. Il video del Guardian. Leggi
“Anche chi non crede in dio tende a essere superstizioso”, spiega l’esperto di
natura umana Dominic Johnson. “E tutti abbiamo la sensazione di essere osservati e giudicati. Ma l’irrazionalità è importante perché aiuta il buon funzionamento della società”. Il video del Guardian. Leggi
“Cosa hanno in comune Beyoncé, Viola Davis e Naomi Campbell? Sono donne nere che hanno raggiunto grandi traguardi in un contesto dominato da uomini bianchi”, dice la scrittrice Hanna Yusuf. “Ma se per valutare il loro successo consideriamo i premi e le recensioni a cinque stelle, vediamo come le donne nere non possono ancora superare un certo limite”. Il video del Guardian. Leggi
Donald Trump attacca di continuo i giudici e la stampa, due figure essenziali in un sistema democratico, dice Jonathan Freedland. “Ma il problema va oltre i leader populisti: uno studio rileva che solo il 25 per cento dei giovani nati dopo il 1980 crede che sia fondamentale vivere in una democrazia”. Il video del Guardian. Leggi
“L’occidente è stato costruito sul razzismo”, spiega il sociologo Kehinde Andrews. “La disuguaglianza tra gli uomini non è un caso. Il progresso dell’occidente non sarebbe stato possibile senza la schiavitù, il genocidio e il colonialismo”. Il video del Guardian. Leggi
“‘Più loro cadono in basso e più noi voliamo alto’, ha detto Michelle Obama in risposta alla campagna elettorale di Trump. Ma mostrarsi superiori non sempre funziona: alcune posizioni semplicemente non possono essere tollerate”, sostiene la giornalista Nesrine Malik. “Non abbassarsi al livello del nostro avversario può farci sentire bene, ma può rivelarsi una risposta inadeguata”. Il video del Guardian. Leggi
“Quando il mio matrimonio è finito sono diventata una madre single e questo ha cambiato il modo in cui le persone mi vedevano”, dice l’attrice britannica Libby Liburd. “Per la società una buona famiglia è composta da entrambi i genitori. È ora di ammettere che la realtà non combacia con gli stereotipi che abbiamo costruito”. Il video del Guardian. Leggi
“Se consideriamo quello che ha fatto concretamente, Barack Obama è stato un presidente inadeguato”, dice il giornalista britannico del Guardian Gary Younge. “Ma l’incapacità di Obama di mantenere le promesse non è un fallimento personale. Se l’opzione migliore non riesce a soddisfare i bisogni di una nazione, significa che l’intero sistema è in crisi”. Leggi
“I politici parlano molto di economia, ma lo fanno in un modo difficile da comprendere”, dice Catriona Watson. “Viviamo in una ‘econocrazia’: una società in cui le persone pensano che l’elemento più importante della loro vita sia troppo complicato e vada lasciato nelle mani degli esperti. Ma cosa accade se gli esperti sbagliano o non ci rappresentano?”. Il video del Guardian. Leggi
“Una gravidanza su cinque non viene portata a termine e una donna su quattro ha un aborto spontaneo”, dice la giornalista Janet Murray. “È inquietante il modo in cui la gente si aspetta che le donne debbano affrontare questa esperienza. Il messaggio è chiaro: se il bambino muore, dovete soffrire in silenzio”. Il video del Guardian. Leggi
“Il fascismo non arriverà con un saluto nazista, più probabilmente si presenterà in doppiopetto”, dice la giornalista britannica Rachel Shabi. “La nuova abilità del fascismo nel nascondersi è molto pericolosa, soprattutto ora che i movimenti populisti di destra dell’occidente sono stati rafforzati dalla vittoria di Donald Trump”. Il video del Guardian. Leggi
“La Francia è un paese in crisi: la sua influenza in Europa è calata e sono aumentate le tendenze nazionaliste”, dice Natalie Nougayrède, ex direttrice di Le Monde. “François Fillon sarà probabilmente l’avversario di Marine Le Pen alle presidenziali del 2017. La posta in gioco non potrebbe essere più alta, né la Francia né l’Europa possono permettersi un presidente di estrema destra”. Il video del Guardian. Leggi
“L’idea che tutte le donne debbano diventare madri è sessista e datata”, dice la giornalista Julie Bindel. “Le persone che decidono di non riprodursi sono spesso accusate di disinteresse per le generazioni future, ma io ho visto molti amici che hanno avuto figli dimenticarsi del mondo e pensare solo alla loro famiglia”. Leggi
“Cari americani, non siete davanti a una scelta facile. Qualsiasi cosa decidiate di fare, tutti noi ne pagheremo le conseguenze”, dice il giornalista britannico Owen Jones. “Se Trump vincerà le elezioni, le forze della misoginia, del razzismo e dell’odio saranno rafforzate ovunque. Chiunque vincerà, sarete costretti ad affidarvi alla vostra storia orgogliosa di protesta e lotta”. Il video del Guardian. Leggi
“Potremmo lavorare 15 ore la settimana e non avere problemi”, dice il giornalista Rutger Bregman. “Se smettessimo di svolgere lavori inutili e concedessimo a tutti un reddito di base potremmo recuperare molte ore e cambiare il modo in cui viviamo”. Il video del Guardian. Leggi
“Votare per la Brexit non significa essere razzisti. Ma diciamoci la verità, è stato un voto determinato dalla rabbia per l’aumento dell’immigrazione”, dice la giornalista Anushka Asthana. “Dopo il referendum alcuni pensano che il razzismo possa essere espresso liberamente e questo dovrebbe preoccupare tutti i cittadini britannici”. Il video del Guardian. Leggi
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